sabato, 21 Dicembre, 2024
Economia

Da 2,5 mln di occupati stranieri il 9% del Pil

Da un decennio l’Italia ha chiuso le porte agli immigrati regolari, nell’illusione che i disoccupati italiani possano svolgere le professioni manuali. Dimenticando che gli oltre 5 milioni di stranieri residenti oggi in Italia, rappresentano una forza vitale. Questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto annuale sull’economia dell’Immigrazione a cura della Fondazione Leone Moressa. In particolare, si evince come in dieci anni l’Italia ha perso quasi 500 mila italiani (saldo tra partenze e rientri di connazionali). Tra questi, quasi 250 mila giovani (15-34 anni).

Considerando le caratteristiche lavorative dei giovani in Italia, si può stimare che questa “fuga” sia costata 16 miliardi (oltre 1 punto percentuale di Pil): è infatti questo il valore aggiunto che i giovani emigrati potrebbero realizzare se occupati nel nostro Paese.

La presenza straniera in Italia è stabile negli ultimi anni, con 5,2 milioni di stranieri residenti a fine 2018 (8,7% della popolazione). Il saldo migratorio rimane positivo (+245 mila), anche se la composizione dei nuovi arrivi è molto diversa rispetto al passato: prevalgono i ricongiungimenti familiari, si stabilizzano gli arrivi per motivi umanitari, mentre sono quasi nulli gli ingressi per lavoro.

Vi è, complessivamente, una lieve prevalenza di donne (52%) e una netta dominanza di paesi dell’Est Europa (oltre il 45% del totale). Le prime nazionalità (23,0% Romania, 8,4% Albania, 8,0% Marocco) evidenziano che la maggior parte degli immigrati è qui da oltre dieci anni. Nel 2018 i lavoratori stranieri sono 2,5 milioni, pari al 10,6% degli occupati totali.

La ricchezza prodotta da questi lavoratori è stimabile in 139 miliardi, pari al 9% del Pil. Gli occupati stranieri si concentrano nelle professioni non qualificate (33,3%), mentre solo il 7,6% svolge mansioni qualificate (il restante 60% si divide quasi equamente tra operai/artigiani e commercianti/impiegati).

Il contributo economico dell’immigrazione è inoltre dato da oltre 700 mila imprenditori nati all’estero (9,4% del totale) e, a livello fiscale, da 2,3 milioni di contribuenti. Da essi provengono un gettito Irpef di 3,5 miliardi (su un ammontare di 27,4 miliardi di redditi dichiarati) e 13,9 miliardi di contributi previdenziali e assistenziali versati. (Italpress).

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Italia, è giunta l’ora di cambiare mentalità!

Pietro Lauri

Confindustria, analisi in chiaroscuro sull’Italia: cresce il Pil, ma frenano i servizi

Stefano Ghionni

Cala il Pil nell’Eurozona mentre in Italia frena la produzione industriale

Marco Santarelli

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.