venerdì, 26 Aprile, 2024
Ambiente

LAV: stop a nuovi massacri delle nutrie. Appello a Cingolani

Manca solo l’ultima firma, quella del Ministro Cingolani, e il Piano di gestione nazionale della Nutria (Myocastor coypus), diventerà pienamente operativo dopo che, nella seduta del 7 ottobre, la Conferenza Stato Regioni ha espresso il suo parere positivo. Da quel momento, i cacciatori saranno autorizzati dalle Regioni ad uccidere quanti più animali possibile, aiutati anche da vere e proprie camere a gas. “In sede di rilascio del parere, le stesse Regioni hanno ulteriormente peggiorato il Piano al punto che, pur di favorire i cacciatori, sono giunte a imporre la rimozione dell’obbligo di utilizzo di munizioni senza piombo, in fragoroso spregio, quindi, alla tutela di quegli habitat che lo stesso Piano nazionale dovrebbe teoricamente proteggere avviando un nuovo massacro di Nutrie”.

Transizione ecologica deve voler dire anche rispetto delle specie

La denuncia arriva dalla associazione animalista Lav, la Lega Anti Vivisezione, che dal 2018 ha fornito al ministero dell’Ambiente numerose osservazioni e critiche per rimuovere dalla prima bozza del Piano il ricorso ai metodi cruenti e letali. Ma nell’ultima versione disponibile, “nulla di tutto ciò è stato recepito. Se il Piano sarà licenziato dal Ministro, si aprirà una nuova stagione di sangue e massacri”. I problemi che le Nutrie sono accusate di procurare agli habitat e alle arginature, “sono esclusiva responsabilità di tutti coloro che per decenni si sono arricchiti sugli animali sfruttando la loro pelliccia – dichiara Massimo Vitturi, responsabile nazionale LAV, Animali Selvatici – chiediamo perciò a Cingolani di bloccare l’approvazione di un Piano che altrimenti produrrà l’ennesimo, crudele e intollerabile massacro. La transizione ecologica deve avviare una nuova stagione anche favorendo la convivenza con gli animali”.

Incentivi alla ricerca per vaccino contraccettivo

La soluzione c’è ed è il ricorso al vaccino contraccettivo, per il quale sono, però, necessari finanziamenti pubblici alla ricerca per il suo sviluppo, in linea con quanto previsto dal Regolamento europeo per la gestione delle specie definite invasive e nel pieno rispetto della vita delle Nutrie.

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