mercoledì, 1 Maggio, 2024
Agroalimentare

Parmigiano Reggiano, Bertinelli: “Nuovo approccio alla ristorazione”

La partnership stipulata nel marzo 2021 tra Parmigiano Reggiano e Identità Golose, piattaforma di comunicazione in ambito ristorazione ed alta cucina, si è concretizzata definitivamente con la partecipazione del brand caseario alla sedicesima edizione di “Identità Golose Milano”, l’evento che i due fondatori della piattaforma Claudio Ceroni e Paolo Marchi sono riusciti a portare finalmente alla sedicesima edizione, dopo diversi rinvii causa Covid. Sabato 25 settembre, al MiCo di Portello, Parmigiano Reggiano ha infatti figurato tra i “main sponsor” dell’evento, rappresentato dal Presidente del Consorzio Nicola Bertinelli e al fianco di altre pietre miliari del Made in Italy come San Pellegrino e Lavazza, veterani della collaborazione con l’hub di Identità Golose. L’evento, supportato anche dal Comune e dalla Regione, è stato aperto da Claudio Ceroni e Paolo Marchi, e inaugurato ufficialmente dal Direttore Artistico e Curatore Davide Rampello. “Quest’anno i ringraziamenti non sono soltanto un rito senza significato, perché dopo l’epidemia che ci ha colpiti tutti non era affatto scontato che le aziende potessero essere ancora qui a collaborare e a darci sostegno”, ha affermato Ceroni, per poi annunciare già a grande sorpresa le date della prossima edizione del congresso – dal 23 al 25 aprile 2022.

Il filo rosso degli interventi di questa giornata d’inaugurazione sembra essere infatti il ritorno al lavoro: a partire dal logo del congresso, che quest’anno non è un piatto d’alta cucina ma una rappresentazione di uomini al lavoro con del materiale commestibile, passando per il discorso di Rampello che riporta alla memoria l'”ora et labora” di Benedetto da Norcia e il grande boom di creatività ed imprenditorialità che ha caratterizzato la ricostruzione italiana nel secondo dopoguerra. Servono – e questo mette tutti d’accordo – imprenditori consapevoli, condizioni di lavoro eque e idee nuove.

E proprio di un nuovo futuro, nato in risposta alla situazione drammatica dei lockdown, ha parlato Nicola Bertinelli di Parmigiano Reggiano insieme ad altri rappresentanti di spessore come Chiara Quaglia di Petra Molino Quaglia, Stefaan Anckaert di Birra del Borgo, Enrico Berto di Berto’s, Giuseppe Lavazza, Stefano Marini di San Pellegrino e Mario Moretti di Moretti Forni: con fantasia e impegno, tutti loro hanno cercato un modo per reinventarsi quando l’esperienza della ristorazione in sé per sé non era più possibile, mettendosi in contatto con la clientela e tornando ad analizzare i suoi bisogni.

Da qui nasce il sondaggio Ipsos realizzato da Parmigiano Reggiano: “Vedendo aumentare la consumazione di Parmigiano Reggiano durante il lockdown – quando si trattava soltanto di consumazione domestica – ci siamo chiesti quanto Parmigiano Reggiano ci fosse prima del lockdown nei ristoranti, e soprattutto quanto gli italiani fossero interessati alla sua presenza”, dice Bertinelli, “abbiamo così scoperto che c’è bisogno di un modo nuovo di portare il nostro prodotto nelle sale della ristorazione: il 90% di chi va normalmente al ristorante apprezzerebbe averlo in modo valorizzato, quindi ad esempio con una carta dei formaggi; l’80% vorrebbe addirittura un carrello del formaggio e quasi l’87% è interessato a saperne la provenienza, il produttore e la stagionatura, quindi beneficiare anche di una figura che sia in grado di spiegarglielo e raccontarglielo”. È così che nasce un nuovo modo di fare comunicazione dell’azienda, addirittura un film diretto da Paolo Genovese – “Gli Amigos”, con al centro la storia di cinque giovani aspiranti cuochi, che è uscito nelle sale italiane il 18 settembre – e un’accademia per formare i cosiddetti sommelier del Parmigiano Reggiano, i “Parmelier”. Per premiare chi sta rispondendo in modo concreto e immediato a questo desiderio espresso dagli italiani, Parmigiano Reggiano ha istituito inoltre il premio “Carrello del Formaggio”, consegnato durante l’inaugurazione di Identità Golose al ristorante Seta dell’Hotel Mandarin Oriental di Milano: a ritirarlo in prima persona lo chef Antonio Guida e colui che si occupa proprio di portare i formaggi ai tavoli della clientela, il maître Manuel Tempesta.

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