Per gli analisti di Confindustria, la produzione industriale “cresce oltre le attese”. Luglio fa ben sperare che l’economia italiana non solo recupera, ma è pronta al decollo, portandosi dietro un salto del Pil, stimato per fine anno al 6%. La crescita, inoltre, sarà il trampolino di lancio delle riforme, da quelle del lavoro, ammortizzatori sociali, previdenza e fisco. Se le attese saranno confermate lo sviluppo permetterà di ridurre il peso fiscale e dare una mano all’occupazione.
La crescita
La produzione industriale quindi cresce con l’Istat che stima per l’indice destagionalizzato un aumento dello 0,8% rispetto a giugno. Nella media del periodo maggio-luglio il livello della produzione cresce dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti.
L’indice complessivo, sintetizza l’Istat, aumenta in termini tendenziali del 7,0%.
Sopra i livelli pre Covid
Il buon risultato si attesta sopra anche nel confronto con il periodo pre-Covid. L’Istituto di statistica stima che rispetto a febbraio 2020, mese antecedente l’inizio dell’emergenza sanitaria, a luglio il livello dell’indice è superiore dell’1,5%. Non solo, altro segnale positivo, tutti i principali settori manifatturieri hanno registrato un aumento, come nel caso degli apparati elettrici e prodotti in metallo, il risultato è stato a doppia cifra. Dato in controtendenza i mezzi di trasporto, che finiscono sotto la media.
Industria prima in Europa
L’Italia in Europa regge la concorrenza alla produzione industriale. Su base annua, il dato italiano risulta essere il migliore. Superando la Germania che ha segnato un aumento dell’1% mensile, e quella della Francia che è aumentata a luglio dello 0,3% su giugno.