“Lorenzo Cesa è un galantuomo, lo conosco da decenni e sulla sua onestà metto la mano sul fuoco. Suppongo che la sua iscrizione nel registro degli indagati sia un atto dovuto in quanto segretario che ha presentato le liste Udc in Calabria, al cui interno erano gli arrestati. Per fortuna Gratteri è un magistrato autorevolissimo e stimato per la sua autonomia, sono dunque sicuro che la vicenda si chiarirà in tempi rapidissimi”. Così Gianfranco Rotondi, presidente della fondazione Dc, commenta l’iscrizione di Lorenzo Cesa nel registro degli indagati nell’ambito della operazione ‘basso profilo’ condotta dal procuratore Gratteri. “Capisco le ragioni di stile, ma penso che Lorenzo abbia fatto male a dimettersi da segretario del suo partito: essere indagati, per giunta per circostanze oggettive, non significa perdere credibilità”. (Fonte Ansa)