
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivato ieri ad Addis Abeba per una visita ufficiale di due giorni in Etiopia, al centro della quale vi è la co-presidenza, insieme al Primo Ministro etiope Abiy Ahmed Ali e alla Vicesegretaria generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed, del terzo ‘Vertice Onu sui sistemi alimentari’, che si apre oggi nella capitale etiope. L’evento, promosso dalle Nazioni Unite, rappresenta una tappa fondamentale per valutare i progressi compiuti a livello globale sul fronte dell’alimentazione sostenibile e per consolidare l’impegno politico nella lotta alla fame e al cambiamento climatico.
Ma il vertice è solo uno dei pilastri di questa missione. La visita del Premier (la seconda in meno di due anni) si muove su tre direttrici: rafforzamento della cooperazione bilaterale con l’Etiopia, valorizzazione del ruolo dell’Italia in Africa attraverso il Piano Mattei e attenzione al lavoro svolto sul campo da missionari e operatori umanitari italiani.
Diplomazia e cooperazione: una firma per rafforzare i legami

Ieri pomeriggio, all’arrivo ad Addis Abeba, Meloni è stata accolto dal Primo Ministro Abiy Ahmed Ali e dall’Ambasciatore italiano in Etiopia Agostino Palese. Poco dopo Meloni ha avuto un bilaterale con Abiy nel Palazzo Nazionale, al termine del quale è stata firmata una dichiarazione congiunta sulla cooperazione bilaterale. “Ho avuto ancora una volta il piacere di accogliere il Premier italiano.
Nel nostro incontro abbiamo avuto una discussione produttiva su una serie di questioni bilaterali e multilaterali”, ha scritto Abiy in un post su X. “La nostra partnership di lunga data è stata ulteriormente rafforzata dalla firma di una dichiarazione congiunta”. Il documento sottoscritto sancisce l’impegno dei due Paesi a rafforzare i rapporti economici e politici, con una particolare attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile, dell’accesso al cibo, alla sanità, e della sicurezza climatica. Un messaggio forte in un contesto africano ancora segnato da profonde disuguaglianze.
Sempre ieri Meloni ha visitato una comunità di religiosi italiani attivi in Etiopia, impegnati da anni in progetti umanitari nelle aree più disagiate del Paese. Medici, insegnanti, volontari e religiosi cattolici che operano in condizioni spesso estreme, offrendo supporto concreto in ambito sanitario, educativo e alimentare. L’Etiopia ospita una delle comunità missionarie italiane più attive in Africa. La loro presenza storica e capillare rappresenta un ponte naturale
Il terzo Vertice Onu

Nel corso del terzo ‘Vertice Onu sui sistemi alimentari’ in programma da oggi, Meloni co-presiederà, insieme ad AbiyAhmed Ali e Amina Mohammed, le sessioni di apertura e i lavori che vedranno la partecipazione di leader politici, istituzioni internazionali, rappresentanti del mondo accademico e della società civile.
L’obiettivo dell’evento è valutare i progressi dal precedente vertice di Roma, accelerare gli investimenti pubblici e privati nei sistemi alimentari e promuovere modelli resilienti, inclusivi e sostenibili. Il vertice si svolgerà in un momento cruciale: le crisi alimentari globali, aggravate da conflitti, cambiamenti climatici e disuguaglianze economiche, impongono una riflessione concreta e urgente sull’interconnessione tra sistemi agricoli, giustizia sociale e ambiente.
La scommessa sull’Africa

L’Etiopia rappresenta uno dei Paesi chiave del Piano Mattei, il progetto strategico dell’Italia per rilanciare la cooperazione con il continente africano su basi paritarie e non predatorie. La missione di Meloni mira a concretizzare obiettivi e investimenti già annunciati, con un occhio di riguardo ai progetti in ambito energetico, idrico e agricolo.
Oggi è prevista una breve tappa a Jimma, nella regione dell’Oromia, dove il Premier visiterà i cantieri per la riqualificazione di strutture storiche della città e il progetto di risanamento ambientale del Lago Boye, uno degli interventi pilota del Piano Mattei.