venerdì, 18 Luglio, 2025
Esteri

Trump rilancia: “Putin potrebbe cedere entro 50 giorni”. Sciolto ufficialmente il governo Shmyhal. Allarme in Polonia, colpito uno stabilimento del gruppo Barlinek

Cremlino: fare pressione su Kiev perché torni a negoziare. Arresti a Odessa, "spie russe preparavano un attacco al porto"

Ieri è stata una giornata drammatica per l’Ucraina, tra devastanti bombardamenti russi, crisi politica interna e nuove dichiarazioni destinate a far discutere del presidente statunitense Donald Trump. Durante un incontro con la stampa alla Joint Base Andrews, Trump ha dichiarato che “Putin potrebbe cambiare idea molto prima di 50 giorni”, lasciando intendere un possibile spiraglio negoziale. Ha anche confermato che nuovi sistemi Patriot sarebbero già stati spediti in Ucraina dalla Germania, affermazione però smentita da Berlino. Trump ha ribadito che “gli Stati Uniti sono stati rimborsati per intero” dai tedeschi, ma la notizia ha colto di sorpresa anche i vertici europei. Intanto, ha criticato il presidente ucraino Zelensky per i ripetuti attacchi contro Mosca: “Non dovrebbe prendere di mira la capitale russa”, ha detto, frenando anche sulla possibilità di inviare missili a lungo raggio. Le parole di Trump sono arrivate mentre l’Ucraina affrontava un nuovo massiccio attacco notturno da parte della Russia. Le sirene hanno risuonato a Kiev, Dnipro, Kharkiv, Kryvyi Rih e Vinnytsia. Almeno 28 droni Shahed hanno colpito la città natale di Zelensky, causando blackout diffusi e la distruzione di un impianto industriale. Un ragazzo di 17 anni è ricoverato in gravi condizioni. A Vinnytsia, nel centro-ovest del Paese, sette persone sono rimaste ferite, due con gravi ustioni, in seguito ai bombardamenti che hanno colpito uno stabilimento industriale del gruppo polacco Barlinek. Varsavia ha denunciato l’attacco come “intenzionale”, lanciato “da tre direzioni”, e ha definito l’episodio “un’escalation pericolosa”. Il ministro degli Esteri Radoslaw Sikorski ha avvertito: “La guerra criminale di Putin si sta avvicinando ai nostri confini”. Secondo fonti ufficiali ucraine, nell’ultima ondata di attacchi almeno una persona è morta e 15 sono rimaste ferite, mentre l’Aeronautica ha contato 198 droni abbattuti e 145 dispersi su circa 400 lanciati dalla Russia.

Odessa, arresti per spionaggio

Sempre ieri, le autorità ucraine hanno comunicato l’arresto di un gruppo di presunte spie russe a Odessa, accusate di pianificare un attacco al porto. Nel frattempo, la guerra continua a pesare sul bilancio dello Stato: il parlamento ha approvato un aumento straordinario di 9,8 miliardi di dollari per le spese militari, portando a oltre 53 miliardi il totale per il 2025.Contestualmente, il parlamento ha anche votato lo scioglimento del governo guidato da Denys Shmyhal. La decisione, promossa da Volodymyr Zelensky, mira a rafforzare la macchina esecutiva in un momento cruciale del conflitto. L’unica candidata alla guida del nuovo governo è Yulia Svyrydenko, prima vicepremier e figura centrale dell’ala economica dell’amministrazione.

Cremlino: “Pressione anche su Kiev per la pace”

Dal fronte opposto, Mosca continua a insistere sul ritorno al tavolo dei negoziati. Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha invitato la comunità internazionale – e in particolare gli Stati Uniti – a esercitare pressioni anche sull’Ucraina: “Finché Kiev interpreterà ogni parola di sostegno come un via libera alla guerra, il dialogo sarà impossibile”, ha affermato. Un messaggio in apparente sintonia con le dichiarazioni dello stesso Trump, che ha più volte ribadito la necessità di “forzare la pace” e ha criticato Zelensky per non cogliere i segnali distensivi.

Zelensky: “La forza è l’unico linguaggio che Putin capisce”

In risposta, Zelensky ha rivendicato la necessità di mostrare forza. In un’intervista a Newsmax, il presidente ucraino ha dichiarato che solo un arsenale potente può costringere la Russia alla trattativa: “Putin capisce solo la forza. Non è detto che dovremo usarla, ma il fatto che esista è già un valido argomento”. Il leader ucraino ha anche criticato la scarsa assistenza militare ricevuta dall’amministrazione Trump durante il suo primo mandato, confrontandola con il sostegno più consistente fornito da Joe Biden. “Volevamo un pacchetto forte, ma non è arrivato. Oggi non possiamo permetterci esitazioni”, ha detto.

Portolano: “La Russia cresce militarmente più del previsto”

Preoccupazioni condivise anche dal generale italiano Luciano Portolano, capo di Stato Maggiore della Difesa, che ieri in audizione ha lanciato un allarme: “Mosca sta ricostituendo le sue capacità militari a un ritmo superiore alle previsioni. Se continua così, tra cinque anni potrebbe minacciare direttamente i Paesi dell’Alleanza Atlantica”.

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