lunedì, 30 Giugno, 2025
Attualità

Papa Leone XIV: “Tacciano le armi, si lavori per la pace”

Dal balcone di San Pietro, il Pontefice rinnova il suo appello contro la guerra, prega per l’Ucraina, ricorda le vittime della Nigeria e del Myanmar e piange i ragazzi morti a Bangui durante gli esami di maturità

Anche oggi, al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha rivolto un messaggio speciale ai pellegrini ucraini. “Prego sempre per il vostro popolo” ha detto, rinnovando l’appello già formulato in passato al cessate il fuoco e alla pace. Queste parole sono state pronunciate con semplicità ma con profonda vicinanza, davanti ai fedeli ucraini radunati sotto le bandiere gialloblu.

L’invito a far tacere le armi

Il Papa ha lanciato un’esortazione chiara: “Tacciano ovunque le armi e si lavori per la pace attraverso il dialogo”. Non si è trattato di un messaggio diplomatico né di uno slogan estemporaneo, ma di un invito preciso: fermare ogni conflitto, anche quelli trascurati, e avviare una ricostruzione basata sulla comprensione reciproca.

Richiesta di preghiera anche per altri drammi

Non è stato l’unico intervento di pace del Pontefice. Leone XIV ha voluto ricordare all’assemblea altri teatri di sofferenza: il Myanmar, dove nonostante il cessate il fuoco persistono combattimenti; la Nigeria, dove circa 200 sfollati sono stati uccisi con “estrema crudeltà” secondo Amnesty International; e il Sudan, dove un parroco è morto in un bombardamento. Ha esortato il dialogo come strada verso la pacificazione e sollecitato il sostegno umanitario delle organizzazioni internazionali.

Il ripristino del rito del pallio

La giornata è stata anche la festa liturgica dei Santi Pietro e Paolo, patroni della città di Roma. In occasione della solennità, Papa Leone XIV ha ripristinato il rito dell’imposizione del pallio su 54 nuovi arcivescovi metropoliti, cancellato negli anni precedenti. Il pallio è un drappo liturgico posto sulle spalle dei presuli, simbolo di comunione con il Vescovo di Roma e di responsabilità pastorale.

Un messaggio di comunione nella diversità

Nella sua omelia, il Pontefice ha evidenziato come Pietro e Paolo – pur venendo da contesti diversi – siano riusciti a costruire una “concordia apostolorum”, un’unità vivente nello Spirito che non cancella le differenze. Questo invito alla comunione, ha detto, riguarda non solo la Chiesa, ma anche la società: fare delle diversità un’occasione per crescere insieme.

Cordoglio per la tragedia di Bangui

Prima di concludere il suo intervento, Papa Leone XIV ha ricordato la tragedia avvenuta il 26 giugno a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, dove un’esplosione all’interno del liceo Barthélémy Boganda ha provocato almeno 29 vittime e oltre 260 feriti tra gli studenti. “Assicuro la mia preghiera per la comunità del liceo di Bangui, in lutto per il tragico incidente” ha detto il Papa, spiegando che il panico si è diffuso durante gli esami di maturità, a seguito della riparazione di un trasformatore elettrico. Il Pontefice ha chiesto conforto per le famiglie colpite e per l’intera comunità scolastica.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Saldi estivi 2025. Fismo Confesercenti – Ipsos: al via il 5 luglio ma tra pre-saldi e promozioni irregolari 6,5 milioni di italiani hanno già acquistato con lo sconto

Maurizio Piccinino

Il programma di Leone XIV: Crocifisso al centro della vita

Riccardo Pedrizzi

‘Polsi Ambiente’, la natura chiede riconoscimento legale

Stefano Ghionni

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.