mercoledì, 25 Giugno, 2025
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Consumi di droga in lieve calo tra i giovani, ma emergono nuovi pericoli

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Il fenomeno droga in Italia nel 2024: stabilità e nuove sfide

Il 2024 presenta un quadro complesso del consumo di droghe in Italia. Se da un lato i principali indicatori epidemiologici rimangono stabili, con accessi ai servizi di trattamento in linea con gli anni precedenti, dall’altro emergono trasformazioni qualitative nel mercato illecito, che pongono nuove sfide per la salute pubblica e la sicurezza.

Consumo in calo tra gli studenti, ma la cannabis resta la più diffusa

I dati della relazione annuale al Parlamento rivelano una diminuzione del consumo di droghe tra gli studenti. Dal 2023 al 2024, si registra un calo per quasi tutte le sostanze: i cannabinoidi passano dal 22% al 21%, le Nuove Sostanze Psicoattive (NPS) dal 6,4% al 5,8%, i cannabinoidi sintetici dal 4,6% al 3,5%, stimolanti e cocaina scendono rispettivamente al 2,4% e all’1,8%, mentre gli allucinogeni si riducono all’1,2%. Solo gli oppiacei restano stabili all’1,2%.

Nonostante il trend positivo, la cannabis rimane la sostanza più utilizzata tra i giovani, segnalando la necessità di continuare con le attività di prevenzione nelle scuole e nei territori.

Nuove sostanze psicoattive: un rischio limitato ma presente

Il sistema di allerta rapida NEWS-D ha identificato 79 nuove sostanze psicoattive in circolazione nel 2024, tra cui catinoni sintetici (27%), cannabinoidi sintetici (24%), fenetilamine (8%) e oppioidi sintetici (8%). Sebbene queste sostanze rappresentino un rischio sanitario, la loro diffusione tra i giovani rimane contenuta.

Il 32% delle segnalazioni riguarda droghe classiche già regolamentate, come THC, cocaina, ecstasy, eroina e LSD. Nel quadro del Piano nazionale contro l’abuso di Fentanyl e altri oppioidi sintetici, attivato a marzo 2024, il NEWS-D ha monitorato la presenza di queste sostanze sul territorio.

Sequestri di cocaina in diminuzione

Nel 2024 sono state sequestrate circa 11 tonnellate di cocaina, un quantitativo inferiore rispetto agli anni precedenti ma che conferma il ruolo predominante di questa sostanza nel mercato illecito, rappresentando circa un quarto del totale dei sequestri nazionali per il quinto anno consecutivo.

L’intensificazione delle politiche antidroga si è concentrata su prevenzione, cura e recupero, senza modifiche legislative, come sottolineato dal sottosegretario Alfredo Mantovano. I risultati suggeriscono un possibile cambiamento nei comportamenti giovanili e una maggiore consapevolezza dei rischi legati al consumo di droghe.

sostanze stupefacenti sequestrate a livello nazionale. In questo contesto, il porto di Gioia Tauro svolge un ruolo cruciale per il traffico di cocaina, con il 40% dei sequestri totali realizzati in Calabria.La cocaina si conferma una delle sostanze con il maggiore impatto sanitario e sociale in Italia. Rappresenta il 35% dei decessi droga-correlati (in linea con il 2023), il 30% dei ricoveri ospedalieri legati a droghe (costante rispetto all’anno precedente). Il 23% degli utenti SerD risulta in carico per cocaina come sostanza primaria di trattamento a cui si aggiungono il 3,3% degli utenti per crack. La cocaina viene frequentemente associata al policonsumo. La sua presenza è rilevata nel 48% delle intossicazioni acute letali secondo i dati riportati dalle tossicologie forensi.Le analisi effettuate dalle Forze di Polizia su campioni sequestrati evidenziano un incremento dei sequestri di cocaina in polvere a partire dal 2020, con una purezza media che negli ultimi anni si è stabilizzata fra il 67% e il 70%. Per quanto riguarda il crack, oltre a un andamento crescente dei sequestri dal 2019, si registra un aumento significativo dei campioni con un’elevata concentrazione di principio attivo, fino a raggiungere il 90% di purezza.Parallelamente, le denunce per traffico e detenzione di cocaina e crack (art.73 del DPR n.309/1990) sono quasi raddoppiate dal 2000, passando da circa 8.500 a 14.500; la stessa tendenza riguarda le denunce per associazione finalizzata al traffico illecito (art. 74 del DPR n.309/90).Particolarmente preoccupante è l’incremento delle denunce che coinvolgono minori: nel 2024, un quarto dei minorenni denunciati ovvero 300 under 18 è stato segnalato per reati legati alla cocaina, in netto aumento rispetto ai primi anni 2000, quando questa quota non superava il 10%.Nell’ultimo anno, in Italia sono stati sequestrati quasi 350 chilogrammi di eroina e altri oppiacei, una quantità che rappresenta meno dell’1% delle 58 tonnellate di sostanze stupefacenti complessivamente intercettate sul territorio nazionale, confermando il calo iniziato nel 2019 e che si è accentuato soprattutto negli ultimi due anni. Anche le denunce per traffico e detenzione illecita e per associazione finalizzata al traffico di eroina e oppiacei, che nel 2024 si attestano intorno al 4% di quelle avvenute nell’anno per violazione della normativa sugli stupefacenti, risultano in netta diminuzione rispetto al 20% circa registrato nei primi anni Duemila. Lo stesso andamento si riscontra nelle segnalazioni per possesso a uso personale, che negli ultimi anni rappresentano il 3% del totale, contro l’11% registrato nel 2010.Nel corso del 2024, le Forze dell’Ordine hanno effettuato 9.943 operazioni contro il traffico di cannabis, sequestrando complessivamente oltre 46 tonnellate tra marijuana e hashish, quantità che rappresenta il 79% di tutte le sostanze stupefacenti intercettate sul territorio nazionale. Tuttavia, nonostante un incremento del 10% nel numero di operazioni rispetto al 2023, si registra una netta flessione dei quantitativi sequestrati: -36% per l’hashish e -29% per la marijuana.I Servizi per le Dipendenze (SerD) hanno seguito oltre 134.443 persone nel 2024 (+2,7% rispetto al 2023), le comunità terapeutiche circa 23.977 utenti. Nel 2024, in Italia i Pronto Soccorso hanno registrato 8.378 accessi per patologie direttamente droga-correlati (segnando un lieve calo del 2,5% rispetto all’anno precedente).Nel 2024, il consumo di sostanze psicoattive tra gli studenti minorenni conferma un quadro complesso e multiforme, che include tanto sostanze illegali quanto legali. Sono oltre 300 mila gli studenti minorenni che riferiscono l’uso di almeno una sostanza illegale nel corso dell’anno, pari a un quinto della popolazione scolastica under 18, dato in generale diminuzione se comparato al 2023 (23%). Tale diffusione è riflessa anche nei dati relativi alle segnalazioni per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale (art.75 DPR n.309/1990): l’11% delle persone segnalate nel 2024 è minorenne, quota stabile dal 2022, quando sono stati raggiunti i valori più elevati mai registrati.Nel complesso, la cannabis e i suoi derivati rappresentano il 98% delle sostanze riportate nelle segnalazioni riferite a minorenni. –

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