martedì, 6 Maggio, 2025
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Pedofilia, Mattarella: “Crimini raccapriccianti contro i bambini”. Meloni: “Tolleranza zero, servono strumenti e consapevolezza”

Nel giorno dedicato alla lotta globale contro gli abusi sui minori, il Presidente della Repubblica chiede una società vigile e responsabile. E il Premier sottolinea il ruolo cruciale di prevenzione, educazione e tecnologie sicure

“La pedofilia e la pedopornografia sono crimini raccapriccianti, che violano l’essenza dell’essere umano”. Con queste parole dure e allo stesso tempo molto chiare, Sergio Mattarella ha aperto la sua dichiarazione in occasione della ‘Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia’, celebrata ieri in Italia nel quadro della ‘Giornata mondiale’ contro questa piaga. Una ricorrenza che chiama a raccolta le coscienze e le istituzioni su uno dei fenomeni più drammatici e dolorosi del nostro tempo: l’abuso sessuale sui minori. “L’infanzia ha bisogno di adulti attenti”, ha proseguito il Presidente della Repubblica, “dallo Stato ai genitori, dalla scuola alla società civile, a un ruolo attivo di vigilanza, cura, prevenzione. Perché il dolore di un solo bambino violato è un trauma che si riflette sull’intera comunità. E, nel tempo della connessione permanente, i rischi si moltiplicano, si celano tra le pieghe dell’anonimato digitale, rendendo più complessa l’opera di prevenzione e contrasto.

La responsabilità educativa

Il Capo dello Stato ha voluto porre l’accento su un concetto chiave: la legge è necessaria, ma non sufficiente. “La tutela dei diritti dei bambini non si esaurisce nell’applicazione delle leggi, ma richiede una consapevolezza diffusa dell’importanza di non voltarsi dall’altra parte”. In pratica il suo è stato un richiamo potente all’etica della responsabilità individuale e collettiva, al dovere morale di leggere i segnali, anche i silenzi, di chi subisce abusi. Mattarella ha sottolineato come l’era digitale abbia reso ancora più insidioso l’adescamento online, una forma subdola di violenza che mina la fiducia e la libertà dell’infanzia. La sua denuncia è chiara: dietro uno schermo si può nascondere un predatore, e il primo strumento di difesa resta l’attenzione consapevole degli adulti. L’infanzia, per il Presidente, non si protegge da sola. Ha bisogno di adulti presenti, formati, empatici: “È una responsabilità che interpella l’intera società”.

Una battaglia di civiltà

Anche il Premier Giorgia Meloni ha utilizzato parole forti per ribadire l’impegno dell’esecutivo in questa “battaglia di civiltà”. In un messaggio a Telefono Azzurro, ha sottolineato l’importanza non solo di rafforzare la repressione dei reati ma anche di potenziare la prevenzione, sostenendo le famiglie, le scuole e le reti sociali che quotidianamente interagiscono con i più giovani. “Dotarsi di strumenti sempre più avanzati per la prevenzione e la repressione è cruciale, ma lo è altrettanto alfabetizzare digitalmente gli adulti e creare ambienti sociali protettivi”. In un contesto dove la rete diventa troppo spesso terreno fertile per l’abuso, il Primo Ministro ha quindi ribadito l’importanza della funzione educativa della famiglia e delle campagne di sensibilizzazione, oltre al ruolo imprescindibile del terzo settore. Ha anche ricordato l’esistenza del numero 114 Emergenza Infanzia, gestito da Telefono Azzurro: un presidio essenziale per intercettare situazioni a rischio e offrire un aiuto concreto.

Un fenomeno in aumento

I dati forniti dalla Polizia Postale e da Save the Children confermano che la minaccia è in crescita. Nel primo semestre del 2024, le vittime del reato di pornografia minorile sono salite a 137, quasi il doppio rispetto al 2023. Il 66% delle vittime ha meno di 14 anni. Le indagini sui reati online legati alla pedopornografia e all’adescamento sono state 2.809, con 370 casi di adescamento di minori, la maggioranza dei quali (56%) tra i 10 e i 13 anni. Il 7% ha meno di 10 anni. Il fenomeno del revenge porn minorile è cresciuto, con 42 casi nel 2024 (erano 29 nel 2023), mentre i casi di sextortion con vittime minorenni sono stati 127.

Numeri drammatici che dimostrano quanto sia necessario uno sforzo integrato tra istituzioni, scuola, famiglie e società civile, come ha affermato anche la Direttrice di ‘Save the Children’, Daniela Fatarella: “È fondamentale rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto, in particolare nell’ambiente digitale”.

Il ruolo cruciale delle istituzioni

I vertici istituzionali hanno risposto con fermezza. Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha definito la violenza sessuale sui minori un crimine “atroce e infame”, facendo presente il pericolo rappresentato dall’uso distorto di internet. Il Presidente della Camera Lorenzo Fontana ha evidenziato l’urgenza di una cultura dell’ascolto e dell’aiuto, denunciando il clima di omertà che spesso protegge gli abusatori. Anche il Ministro della DifesaGuido Crosetto ha annunciato l’attivazione di un protocollo triennale tra il ministero e Telefono Azzurro, che coinvolgerà le Forze Armate in attività di formazione e supporto psicologico per la protezione dei minori. “Proteggerli oggi significa costruire cittadini consapevoli domani”.

La Senatrice Licia Ronzulli (FI) ha posto l’accento sulla necessità di adeguare le normative alle nuove tecnologie e di promuovere una cultura di consapevolezza, vigilanza e formazione.

Infine, il Vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, ha ricordato il disegno di legge da lui proposto per vietare ogni forma di patteggiamento per i reati di pedopornografia. “Un messaggio chiaro – ha detto – per dire che con i bambini non si patteggia mai”.

L’impegno della società civile

La giornata di ieri ha rappresentato anche un’occasione per rilanciare gli strumenti a disposizione di cittadini e operatori. ‘Save the Children’ ha lanciato la piattaforma ‘Percorsi di tutela’, uno spazio online per formare adulti, educatori e operatori sui rischi e la protezione dell’infanzia. Sempre ‘Save the Children’, con la Polizia Postale, ha realizzato una guida per i genitori sul tema dell’adescamento online e gestisce il servizio Stop-It, per la segnalazione di contenuti pedopornografici. Telefono Azzurro, da parte sua, continua a svolgere un ruolo cruciale di ascolto, supporto e formazione, anche in collaborazione con le forze dell’ordine. Il numero 114 è operativo 24 ore su 24, e negli ultimi anni ha salvato centinaia di bambini da situazioni di pericolo.

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