lunedì, 7 Aprile, 2025
Attualità

Prestiti al consumo al top. Sempre più acquisti a rate, è corsa alla cessione del quinto dello stipendio

Fondazione Fiba di First Cisl. Italia al massimo per i costi che i consumatori sono chiamati a sopportare sui finanziamenti

Tempi finanziari difficili e il ricorso ai prestiti ha subito una forte accelerazione. Ma il denaro ricevuto ha un costo ed è tra i più alti in Europa. L’Italia, infatti, si conferma ai primi posti Ue per i costi che i consumatori sono chiamati a sopportare sui finanziamenti personali: una tendenza, questa, che si consolida nel 2025. A rilevarlo è la Fondazione Fiba di First Cisl nella sua analisi periodica condotta su dati Bankitalia e Bce.

Corsa alla cessione del quinto

Nello scorso anno il volume dei finanziamenti è aumentato del 5,3%, passando rispetto alla fine del 2023 da 160,7 a 169,3 miliardi. Nello stesso periodo si è registrata anche una modesta ripresa dei prestiti complessivi erogati alle famiglie (+ 0,5%). Dai dati della analisi Fiba di First Cisl, a febbraio il Taeg sulle nuove operazioni ha toccato il 10,45%. Dal 2011 al 2024 quasi raddoppiato l’ammontare dei prestiti in forma di cessione del quinto: da circa 10 a oltre 18 miliardi.

Costi più alti in Europa

A febbraio 2025 il Taeg sulle nuove operazioni ha toccato il 10,45%, dato che resta significativamente più elevato sia rispetto alla media dell’area euro (8,38%) che a quelli di Francia (6,73%) e Germania (8,34%). “Il percorso di discesa che aveva segnato l’ultima parte del 2024 si era interrotto già a gennaio”, si sottolinea analisi Fiba di First Cisl,

Credito al consumo top

Proseguendo nel confronto europeo, il nostro Paese svetta anche per quanto riguarda la quota destinata al credito al consumo sul totale dei prestiti richiesti: a febbraio ci siamo attestati al 18,9% contro una media dell’area euro dell’11,1%.
In aumento il credito al consumo (+7,2%), sostenuto in particolare dai prestiti personali (+11,2%) e dal finalizzato auto (+7,8%); tornano a crescere i mutui immobiliari per acquisto abitazione (+14,3% nel terzo trimestre 2024), anche grazie ai mutui green.

Tasso di default a 1.4%

La rischiosità rimane sotto controllo, con il tasso di default del credito alle famiglie in lieve crescita ma su livelli contenuti (1,4% a settembre). Nel 2025 si prevede un maggiore ricorso ai finanziamenti da parte delle famiglie, spinto soprattutto dai mutui per acquisto abitazione e dai prestiti personali.
Nei primi 9 mesi del 2024 le erogazioni di credito alle famiglie sono in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sostenute dalla ripresa del potere d’acquisto, da una politica monetaria più accomodante e da una situazione sul mercato del lavoro complessivamente positiva.

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