Un gruppo di entomologi della Washington State University ha lanciato, martedì, un allarme: entro il 2025, le colonie di api mellifere negli Stati Uniti potrebbero ridursi fino al 70%. L’università ha sottolineato che negli ultimi dieci anni le perdite annuali delle colonie di api si sono aggirate in media tra il 40% e il 50%. Una combinazione di carenze nutrizionali, infestazioni di acari, malattie virali e potenziale esposizione ai pesticidi durante la precedente stagione di impollinazione avrebbe causato un aumento significativo della diminuzione. “Le perdite stanno crescendo costantemente – ha affermato Priya Chakrabarti Basu, professore associato di salute degli impollinatori e apicoltura presso la WSU – Le richieste di impollinazione restano elevate, e gli apicoltori sono sotto enorme pressione per mantenere il numero di colonie necessario a soddisfare tali esigenze”. Secondo il National Institute of Food and Agriculture, circa il 35% del cibo globale dipende dagli impollinatori. “Non voglio sembrare allarmista, ma un livello così alto di perdite a livello nazionale potrebbe portare a un aumento dei fallimenti tra gli apicoltori – ha dichiarato Brandon Hopkins, professore di ecologia degli impollinatori presso la WSU – Gli agricoltori che producono frutta e altri raccolti potrebbero affrontare gravi difficoltà se gli apicoltori su cui fanno affidamento non riuscissero a mantenere in piedi le loro attività”. Nel 2023, il valore della produzione delle api mellifere negli USA è stato stimato in quasi 350 milioni di dollari dal Dipartimento dell’Agricoltura. “I produttori di mandorle stanno affrontando grosse difficoltà. Qualsiasi cosa che contenga api vive è richiesta, perché le scorte sono incredibilmente basse – ha spiegato Hopkins – Non vedevamo una situazione così critica dai primi anni del collasso delle colonie, attorno al 2008”.