È arrivato alla sua ultima meta il Viaggio Apostolico di Papa Francesco, giunto ieri, nel primo pomeriggio, a Singapore. Il Pontefice è atterrato alle 14:52, ora locale, all’aeroporto ‘Changi’, proveniente da Dili, Timor-Lest, segnando l’ultima tappa del suo pellegrinaggio che lo ha portato anche in Indonesia e Papua Nuova Guinea.
L’accoglienza
Ad accoglierlo sotto una pioggia intensa, è stato ricevuto da piccoli gruppi di persone sia all’aeroporto sia al St. Francis Xavier Retreat Centre, dove ha avuto un incontro privato con i gesuiti, l’unico appuntamento della giornata prima dell’inizio degli eventi ufficiali. L’accoglienza è stata sobria, in linea con le aspettative, in un Paese a maggioranza cinese e buddhista. Nonostante la discreta partecipazione, due gruppi di persone si sono presentati all’aeroporto, indossando magliette gialle, cappellini e con striscioni che riportavano messaggi di benvenuto come “Welcome in Singapore” e “Peace, Paz, Pace”.
Il Vicario di Cristo è stato salutato al suo passaggio, avvenuto su una golf cart bianca, e alcuni fedeli hanno atteso anche all’ingresso del St. Francis Xavier Retreat Centre, struttura che dal 1997 ospita ritiri spirituali e che accoglierà il Papa durante la sua permanenza. Un grande striscione in italiano sopra la porta augurava al Pontefice un piacevole soggiorno.
La cerimonia di benvenuto ufficiale si è svolta all’aeroporto, dove Papa Francesco è stato accolto dal Ministro della Cultura, della Comunità e della Gioventù di Singapore, Edwin Tong, e dall’Ambasciatore di Singapore presso la Santa Sede, Ang Janet Guat Har. Dopo un breve colloquio con le autorità, il Papa è stato accompagnato all’Atrium del Vip Complex, dove lo attendevano la delegazione dei vescovi e quattro bambini in abiti tradizionali, che hanno offerto fiori e un ballo di benvenuto.
Gli appuntamenti di oggi
Il secondo giorno della visita apostolica si aprirà con la cerimonia di benvenuto presso la ‘Parliament House’, dove il Pontefice è accolto dal Presidente Tharman Shanmugaratnam. Successivamente, Francesco effettuerà una visita di cortesia al Capo dello Stato e incontrerà il Primo Ministro Wong Shyun Tsai. Durante questa occasione, il Ministero degli Esteri di Singapore ha annunciato che verrà svelato un nuovo ibrido di orchidea dedicato al Sommo Pontefice.
La giornata proseguirà con l’incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico presso il Teatro del Centro Culturale Universitario della National University of Singapore, durante il quale terrà il suo primo discorso ufficiale.
Tra gli appuntamenti previsti, il Papa visiterà in forma privata l’ex Primo Ministro Lee Hsien Loong presso il St. Francis Xavier Retreat Centre. La giornata si concluderà con la celebrazione della Messa presso lo Stadio Nazionale y Memoria del Santissimo Nome di Maria.
L’ultimo incontro a Timor-Leste
Ieri nell’ultimo appuntamento a Timor-Leste, prima di partire per Singapore, il Vescovo di Roma ha incontrato circa tremila giovani al ‘Centro de Convenções’ di Dili. Accolto da canti, danze e testimonianze, il Pontefice ha dialogato con i ragazzi, sottolineando l’importanza del rispetto per gli anziani e dei valori della libertà, dell’impegno e della fraternità.
Il Papa elogia i ragazzi
Rivolgendosi ai giovani, Francesco ha aperto il suo discorso con una domanda: “Cosa fanno i giovani?” Le risposte, come “Annunciare Cristo” e “Proclamare la Parola di Dio”, hanno riflettuto la profonda fede della comunità giovanile timorese. Il Papa ha apprezzato le risposte, ma ha voluto aggiungere un altro elemento: “Ma c’è una cosa che fanno sempre i giovani… I giovani fanno chiasso, i giovani fanno confusione. Siete d’accordo?” I giovani hanno risposto con entusiasmo, confermando il loro spirito vivace e la loro energia.
Speranza del futuro
Il Santo Padre ha evidenziato il ruolo dei giovani nella società timorese, definendoli una forza di vita, speranza e futuro per il Paese. Li ha esortati a mantenere viva la memoria di coloro che hanno contribuito alla fondazione della loro nazione: “Non perdete la memoria! La memoria di quelli che vi hanno preceduto e che con tanto sacrificio hanno costruito questa Nazione”. Ha anche messo in guardia contro i vizi come alcol e droga, definendoli inganni che promettono felicità temporanea: “Arrivano quelli che si definiscono venditori di felicità. E ti vendono la droga, ti vendono tante cose che ti danno felicità per mezz’ora e basta”.
Rispettare gli anziani
Un punto cruciale del messaggio del Papa è stato il rispetto per gli anziani, che ha definito uno dei due tesori più grandi di una società, insieme ai bambini. Ha condiviso una storia per evidenziare l’importanza di prendersi cura degli anziani, invitando i giovani a ripetere: “I due più grandi tesori di una società sono i bambini e i nonni”. Bergoglio ha sottolineato che gli anziani offrono saggezza ai giovani e che questi ultimi devono rispettarli e imparare da loro.
Governare se stessi
Ha poi parlato dei valori di libertà, impegno e fraternità, incoraggiando i giovani a sognare e a governare sé stessi con responsabilità. “Ukun rasik-an”, ha detto, spiegando un detto locale che significa “essere in grado di governare sé stessi”. Ha aggiunto: “Un giovane che non è in grado di governarsi, che non è in grado di vivere ‘ukun rasik-an’, che cos’è? Uno che dipende dagli altri”. Ha sottolineato che la libertà non significa fare tutto ciò che si vuole, ma comporta un impegno verso il bene comune e la cura della “casa comune”.
Superare le divisioni
Il Papa ha infine affrontato il tema della fraternità, insistendo sulla necessità di superare le divisioni e di rispettarsi reciprocamente, anche nelle differenze religiose ed etniche. Ha fatto ripetere ai giovani frasi come “Amore è servizio” e “Amore e riconciliazione”, chiedendo loro di eliminare ogni forma di bullismo: “Il bullismo è un atteggiamento che si approfitta del più debole… Per favore, d’ora in poi niente bullismo!”
Il saluto affettuoso
L’incontro si è concluso con un saluto affettuoso e un incoraggiamento a “fare chiasso” e a rispettare gli anziani. “Grazie per la vostra gioia, grazie per il vostro sorriso!” ha detto Francesco, sottolineando il valore della presenza giovanile in un Paese che ha definito “il Paese sorridente”.