domenica, 15 Dicembre, 2024
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Romaeuropa Festival, presentata la 39esima edizione della kermesse più importante d’Europa. 100 progetti per 700 artisti riempiranno Roma di bellezza

Il Romaeuropa Festival, ha presentato presso l’Academia Belgica – Roma | la sua trentanovesima edizione presso l’Academia Belgica di Roma. Sono intervenuti Guido Fabiani – Presidente della Fondazione Romaeuropa, Fabrizio Grifasi – Direttore Generale e Artistico della Fondazione Romaeuropa e dell’On. Federico Mollicone – Presidente della VII commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati, di Lorenzo Tagliavanti – Presidente della Camera di Commercio di Roma, di Silvia Scozzese – Vicesindaco di Roma Capitale e di Simona Renata Baldassarre – Assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile della Regione Lazio.
Dialogare con la complessità del presente, spingere l’immaginazione verso i confini del futuro per interrogare le passioni e i movimenti umani di oggi e di domani. È con queste intenzioni che la trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival, diretto da Fabrizio Grifasi, torna a disegnare uno “spazio aperto” per il confronto tra generazioni e pratiche artistiche, un luogo di condivisione e festa, leggerezza e meraviglia, scoperta dei nuovi linguaggi e del patrimonio culturale nazionale ed europeo.

Dal 4 settembre al 17 novembre il festival presenta 100 progetti tra musica, danza, teatro, arti digitali e creazione per l’infanzia per 300 repliche in 20 spazi della capitale, ospitando circa 700 artiste e artisti provenienti dall’Italia e da tutto il mondo. «Siamo consapevoli che il nostro messaggio culturale si incroci con gli avvenimenti drammatici che oggi stanno scuotendo il mondo e con i profondi cambiamenti che i fattori ambientali e il progresso tecnologico stanno imponendo all’umanità intera. Di fronte a ciò ci guida e ci sprona la convinzione che rappresentare la verità della creazione artistica aiuti a rafforzare la centralità dell’essere umano e della cultura che esso produce» afferma il Presidente della Fondazione Romaeuropa Guido Fabiani. Prosegue il Direttore Generale e Artistico Fabrizio Grifasi: «Dialogo, confronto, incontro costituiscono la trama del nostro Festival e lo rendono possibile. Sono le parole e le azioni concrete che rendono vive le opere degli artisti e che condividiamo con una rete straordinaria di collaborazioni a Roma, in Italia, in Europa e nel mondo, che è quanto di più prezioso abbiamo in questo momento».

Tra le novita di grandissimo pregio, rileviamo la collaborazione con il Teatro dell’:Opera di Roma, che co-realizza alcuni spettacoli, tra cui l’opening: per la prima volta al Teatro Costanzi, il 4 settembre, il REF2024 inaugura la sua trentanovesima edizione nel segno della danza internazionale. Il prestigioso Ballet de l’Opéra de Lyon abbina nella stessa serata Mycelium – coreografia commissionata al greco Christos Papadopoulos e ispirata al mondo della natura – e Biped del padre della modern dance Merce Cunningham, in dialogo con l’omonima composizione musicale di Gavin Bryars, in scena insieme al suo ensemble.
Estratto del programma:

La settimana inaugurale del REF2024 procede omaggiando Ryuichi Sakamoto, tra le figure più significative del panorama musicale contemporaneo e tra le più prestigiose presenze nella storia del REF. En plein air, nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
La Brussels Philharmonic diretta da Dirk Brossé esegue in Music for Film le sue più celebri composizioni per il cinema mentre al MAXXI – Museo delle arti del XXI secolo è il film Opus di Neo Sora a raccontare l’ultima esibizione che il Maestro giapponese ha dedicato al suo pubblico. Alla figura di Sakamoto è dedicato anche lo spettacolo conclusivo del festival, il 17 novembre, nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, un concerto, condotto questa volta da Alva Noto e Fennesz.
Gli appuntamenti nella Cavea dell’Auditorium proseguono con il ritorno al festival dello scrittore Alessandro Baricco – che, insieme a Giovanni Sollima, Enrico Melozzi e i 100 Cellos e con Stefania Rocca e Valeria Solarino, porta in scena Tucidide. Atene contro Melo – e con il coreografo Rachid Ouramdane che, in Outsider, dirige 21 danzatori del Ballet du Grand Théâtre de Genève e 4 funamboli contemporanei (tra cui Nathan Paulin) sulle note di Julius Eastman per dare vita a una pièce che sfida la legge di gravità nel segno della leggerezza.

     Nella sua settimana inaugurale, infine, il Romaeuropa Festival 2024 torna all’Auditorium Conciliazione dove la coreografa tedesca Sasha Waltz rinnova la sua ricerca intorno alla relazione tra danza e musica, dialogando, questa volta, con la Sinfonia n.7 di Ludwig van Beethoven e con una composizione appositamente commissionata al musicista Diego Noguera.
Punta di diamante del Romaeuropa Festival è la forte attenzione che riserva al teatro italiano e alle nuove drammaturgie, attraverso una molteplicità di percorsi: spazi aperti alle scritture e ai movimenti delle nuove generazioni, ma anche alle grandi icone della cultura nazionale. Ne è esempio Notte Morricone, omaggio al grande compositore italiano firmato dal coreografo Marcos Morau per i danzatori di Aterballetto e presentato al Teatro Argentina in corealizzazione con Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto e Fondazione Teatro di Roma. A un’icona dell’italianità popolare, come quella di Alberto Sordi, si rivolge, invece, la compagnia Frosini/Timpano in Tanti Sordi – Polvere di Alberto, spettacolo nato dalla collaborazione con lo scrittore Lorenzo Pavolini e presentato in corealizzazione con Teatro Sala Umberto. Regia e scrittura dialogano nelle prime nazionali e nei progetti presentati al Teatro Vascello in corealizzazione con La Fabbrica dell’Attore: Licia Lanera riunisce in un’unica drammaturgia tre racconti da Altri Libertini di Pier Vittorio Tondelli; Martina Badiluzzi si rivolge a Cime tempestose di Emily Brontë; Giorgina Pi e la sua compagnia Bluemotion portano in scena Roberto Zucco di Bernard Marie Koltès; Daria Deflorian adatta La Vegetariana della coreana Han Kang; Massimiliano Civica si cimenta in Capitolo II di Neil Simon mentre la regista Lisa Ferlazzo Natoli, con la sua compagnia lacasadargilla, fa proprio il testo della giovane drammaturga Rosalida Conti, Uccellini. Sono teoria quantistica e ricordi personali a dialogare in Rette parallele sono l’amore e la morte del regista e attore Oscar De Summa mentre una storia di crisi familiare ed economica è quella raccontata in Il disperato dalla regista Marleen Scholten con la sua compagnia italo-olandese (il progetto è presentato da Ambasciata dei Paesi Bassi in Italia).
È ancora la storia di una famiglia, questa volta alle prese con la morte di un figlio, quella raccontata in Dear Son, dal duo di coreografi e danzatori Simone Repele e Sasha Riva per la prima volta nel programma del REF. Dopo dodici anni dal suo debutto, la compagnia CollettivO CineticO diretta da Francesca Pennini riallestisce <age> radunando sulla scena un nuovo cast di adolescenti, per dare vita al ritratto di un campione di umanità e fotografare i cambiamenti culturali degli ultimi dieci anni. La danzatrice e coreografa è inoltre protagonista della pièce O+< Scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo presentato dal MAXXI – Museo Nazionale delle arti del XXI Secolo. Torna al Festival, nell’ambito di una nuova partnership siglata con il Teatro Ateneo dell’Università La Sapienza anche Claudia Castellucci che in Sahara, insieme alla sua compagnia di movimento Mòra, interroga la condizione creativa dell’artista affiancandola all’immagine del deserto. Alla vita di un altro artista, Josef Albers, tra i massimi esponenti dell’astrattismo geometrico del Novecento e tra i principali interpreti del Bauhaus, è ispirato Squares do (not) normally appears del regista Filippo Andreatta, spettacolo senza attori sospeso tra scrittura scenica, performance e installazione visiva.

L’eterogenea proposta musicale del REF si estende anche ai grandi concerti, alla ricerca tecnologica e a formati sperimentali di creazione e fruizione. Così, all’Auditorium Parco della Musica, la band culto tedesca Einstürzende Neubauten inaugura la tournée italiana del suo ultimo album Alien Pop Music, Trentemøller presenta dal vivo i suoi più recenti progetti musicali (entrambi i concerti sono presentati in corealizzazione con Fondazione Musica per Roma); con Inner Spaces il trombettista, suonatore di santur e vocalista Amir ElSaffar incontra l’elettronica di Lorenzo Bianchi Hoesh, mentre il compositore giapponese Keiichiro Shibuya si cimenta in Mutual Control (spettacolo presentato in collaborazione con Maker Faire) nella costruzione di un live audio-video lasciando partecipare un’intelligenza artificiale a tutti i momenti del processo creativo. Nella realtà virtuale ci invitano gli artisti fiamminghi Paul Boereboom e Leon Rogissart che in Ascension VR (produzione Muziektheater Transparant) costruiscono uno spazio dedicato all’ascolto e alla meditazione coniugando al paesaggio digitale l’esibizione live del soprano Marie van Luijk, mentre il Centro di Ricerca Tempo Reale fondato da Luciano Berio dà vita a un concerto per calcio-balilla e musica elettronica agito e partecipato dal pubblico e da giocatori agonisti.

Doppio, infine, l’appuntamento con l’ensemble Neue Vocalsolisten (corealizzazione con Villa Massimo – Accademia Tedesca Roma) impegnato da un lato nell’esecuzione delle musiche di Oscar Bianchi, Andrej Ademek, Carola Bauckholt e Gordon Kamp (compositori borsisti dell’Accademia Tedesca) e, successivamente, nell’opera Shreber Songs del compositore Marcus Schmickler.
La proposta musicale del REF2024 oltre ai grandi concerti continua ad esplorare il teatro musicale, le sperimentazione tecnologica e nuovi formati di dialogo disciplinare. Ne sono protagonisti: Einstürzende Neubauten, Trentemøller, Tempo Reale, il compositore Keiichiro Shibuya in un concerto per intelligenza artificiale; Sentieri Selvaggi che con la regia di Filippo Andreatta porta in scena Music for 18 Musicians di Steve Reich e ancora Gorges Ocloo con la sua AfrOpera, Mariangela Gualtieri con Paolo Fresu e Uri Caine e Vasco Brondi in uno spettacolo con la partecipazione straordinaria di Paolo Cognetti o ancora, ne L’ultimo viaggio di Sindbad della compositrice Italiana Silvia Colasanti, spettacolo prodotto e presentato dal Teatro dell’Opera di Roma al Teatro Nazionale e ispirato all’omonimo testo di Erri de Luca. Curata da Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci, LineUp! Continua a indagare le tendenze della canzone italiana tra cantautorato, pop e avant-pop e presenta, tra gli altri, la cantautrice e polistrumentista Any Other, i ventenni palermitani Santamarea, la romana Coca Puma, il cantautore, musicista e produttore napoletano Tripolare e ancora AKA5HA e il duo So Beast nell’ambito del “case history” Musica, troppa musica. Vent’anni di Trovarobato. Fanno parte della sezione i djset a cura di Fischio, la tavola rotonda Streaming Killed the Music Star dedicata al mercato e all’identità nel panorama musicale italiano e il programma de Le Parole delle Canzoni, il progetto presentato da Treccani con i suoi incontri che mettono in dialogo musicisti e scrittori (tra i protagonisti Ariete e Fumettibrutti) e che anche quest’anno prevede un tour negli Istituti di Cultura Italiana all’estero grazie al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Un’immersione nelle culture digitali è quella proposta dalla sezione Digitalive, curata da Federica Patti, che incrocia percorsi musicali, coreografici e virtuali con protagoniste la producer post-club nativa di Shanghai 33EMYBW (già acclamata da Aphex Twin per le sue sorprendenti sperimentazioni sonore), la DJ italo cinese Luwei, il duo di artisti digitali dmstfctn (nell’ambito della rinnovata partnership con RE:Humanism) e ancora l’autoharp della cantautrice berlinese Petra Hermanova (per un evento presentato in corealizzazione con Klang) e il live di Yiila ed Eva Geist (presentato da Istituto Cervantes) oltre al nuovo incontro con il network ADV – Arti Digitali dal Vivo.

Ma il programma del REF2024 si completa al Mattatoio, cuore del Festival e suo centro dedicato alla sperimentazione, alla creatività giovanile, all’incontro tra artisti e pubblico. Qui si svolgono le proposte di LineUp!, la sezione dedicate alla nuova canzone italiana, il progetto Le parole delle canzoni – Treccani (tra gli altri: Ariete + Fumettibrutti); la sezione dedicata alla creatività teatrale under30 Anni Luce, il focus sulla danza europea Dancing Days, quello sulle culture digitali Digitalive, Ghost Track il format condotto da Gioia Salvatori, i Design Talks dedicati alla grafica e ancora un vero e proprio festival nel festival dedicato ai bambini e alle famiglie: REF Kids & Family, a cura di Stefania Lo Giudice, con i suoi spettacoli nazionali e internazionali di musica, teatro e nuovo circo, e sarà proprio La Pelanda del Mattatoio, nel mese di novembre, a divenire il centro della creatività per i più piccoli e le loro famiglie. Qui si susseguono le divertenti proposte musicali di OORKAAN e Music Impulscentrum, gli spettacoli sospesi tra danza e teatro di Bontehond e La Mecanica e il playground con giochi d’artista, cinema e laboratori interamente curato da Tombs Creatius.Il Romaeuropa Festival 2024 è realizzato con Teatro dell’Opera di Roma, Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio, Fondazione Teatro di Roma, Fondazione Musica per Roma, Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Villa Medici – Accademia di Francia a Roma, Maxxi – Museo delle Arti del XXI secolo, Auditorium Conciliazione, Teatro Vascello e La Fabbrica dell’Attore, Teatro Vittoria e Teatro Sala Umberto. Sostengono e patrocinano il festival Institut Français – Fondazione Nuovi Mecenati – Ambasciata di Francia in Italia, il Fonds Podiumkunsten e l’Ambasciata dei Paesi Bassi l Goethe-Institut e l’Ambasciata di Germania, l’Instituto Svizzero e Prohelvetia, l’Istituto Cervantes e l’Ambasciata di Spagna, l’Ambasciata del Belgio oltre alla rete Aerowaves cofinanziata dall’Unione Europea. L’ideazione dell’intero programma prodotto dalla Fondazione Romaeuropa, presieduta da Guido Fabiani con la vicepresidenza di Claudia Fellus e diretta da Fabrizio Grifasi.

Il Romaeuropa Festival 2024 è realizzato con Teatro dell’Opera di Roma, Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio, Fondazione Teatro di Roma, Fondazione Musica per Roma, Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Villa Medici – Accademia di Francia a Roma, Maxxi – Museo delle Arti del XXI secolo, Auditorium Conciliazione, Teatro Vascello e La Fabbrica dell’Attore, Teatro Vittoria e Teatro Sala Umberto. Sostengono e patrocinano il festival Institut Français – Fondazione Nuovi Mecenati – Ambasciata di Francia in Italia, il Fonds Podiumkunsten e l’Ambasciata dei Paesi Bassi l Goethe-Institut e l’Ambasciata di Germania, l’Instituto Svizzero e Prohelvetia, l’Istituto Cervantes e l’Ambasciata di Spagna, l’Ambasciata del Belgio oltre alla rete Aerowaves cofinanziata dall’Unione Europea.
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