domenica, 19 Gennaio, 2025
Europa

Ue: rinnovabili al 23%, ma l’Italia non tiene il passo

Secondo le ultime stime Eurostat la quota di fonti rinnovabili nel consumo finale lordo di energia a livello Ue ha raggiunto il 23% nel 2022. Si tratta di un aumento di 1,1 punti percentuali rispetto al 2021, mentre il nostro Paese ha raggiunto il 19%, in flessione di 0,1 punti. La revisione della Direttiva sulle energie rinnovabili ha rivisto al rialzo l’obiettivo dell’Ue per il 2030 in materia di energie rinnovabili portandolo dal 32% al 42,5%, Pertanto, “i Paesi dell’Ue devono intensificare gli sforzi per rispettare collettivamente il nuovo obiettivo, che richiede un aumento della quota di fonti energetiche rinnovabili nel consumo finale lordo di energia di quasi 20 punti percentuali”, si legge nella nota che accompagna i dati. Le rinnovabili, dunque, prendono il passo soprattutto nel Nord Europa mentre L’Italia fatica a tenere il passo.

Svezia leader in Ue

La Svezia si conferma leader nell’Ue (66%) con un mix di idroelettrico, eolico, biocarburanti solidi (principalmente legno) e liquidi (come il biodiesel), e pompe di calore. Seguono la Finlandia (47,9%), con lo stesso mix, e la Lettonia (43,3%), che dipende soprattutto dall’energia idroelettrica. La Danimarca (41,6%), seguita dall’Estonia (38,5%), hanno ottenuto la maggior parte delle energie rinnovabili dall’eolico e dai biocarburanti solidi. L’Italia è in forte ritardo nella realizzazione di nuovi impianti da rinnovabili. Basti pensare che solamente nel 2022 sono stati installati 206.600 impianti (206.167 di solare fotovoltaico, 215 di eolico, 145 di idroelettrico e 73 di bioenergie) per “appena 3,4 Gigawatt. È una crescita lenta e considerando la media delle installazioni degli ultimi 3 anni, nel 2030 l’Italia riuscirà a raggiungere solo il 25% degli obiettivi climatici in tema di sviluppo delle fonti rinnovabili, centrando l’obiettivo di 85 Gw di nuova capacità non prima di 40 anni. La nuova potenza di eolico e fotovoltaico installata nel 2022 in Italia, dunque, si è fermata a 3 Gigawatt, contro i 5 della Francia, i 9 della Spagna e gli 11 della Germania.

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