Gli attacchi informatici sono sempre più rapidi e le reazioni per arginarli sono ancora troppo lente. Solo il 5% degli attacchi viene identificato in ore, nel resto dei casi si parla di giorni se non di settimane. Il rettore dell’Università degli Studi di Salerno Vincenzo Loia ne parla senza mezzi termini e lo fa durante la presentazione di quella che per l’intero Paese, potrebbe rappresentare un enorme balzo in avanti nel settore della cybersicurezza. Nasce, infatti, la Fondazione Serics (Security and Rights In the CyberSpace), che con 27 progetti e 110 milioni di euro da investire nel settore si occuperà di trovare soluzioni per contrastare il fenomeno.
“La cybersecurity è un effetto della digitalizzazione che, come tutti, sappiamo è velocissima due anni fa erano più di 40 miliardi i dispositivi interconnessi, ora la stima è stata abbondantemente superata, c’è una ulteriore amplificazione dei fenomeni di attacco da un lato più numerosi ma anche più gravi. Prima gli attacchi si verificano in periodo di settimane oggi l’80% degli attacchi si verifica in secondi e minuti. Sempre in secondi e minuti si verifica quella che viene chiamato la esfiltrazione, l’acquisizione di dati rubati e trasferiti ad altri siti. Prima c’era più tempo per accorgersene e cominciare a rimediare al problema, ora no”, ha spiegato il rettore.
Nel primo semestre di quest’anno, secondo Loia, gli “attacchi sono superiori rispetto all’anno precedente e il motivo non è solo la guerra in Ucraina visto che questo andamento di crescita si registra già negli ultimi 4-5 anni”. “Il problema, non è solo dell’Italia ma capita in tutta Europa. La fondazione cercherà di trovare soluzioni alle criticità di oggi e a quelle di domani. Fondi del PNRR saranno utilizzati per 27 progetti che si svilupperanno in 10 spoke, strutture di ricerca che saranno distribuite su tutto il territorio nazionale”, ha aggiunto.