sabato, 23 Novembre, 2024
Ambiente

Legambiente: allarme inquinamento Pianura padana

L’entrata in carica del nuovo Parlamento coincide quest’anno con l’avvio della stagione “calda” per la qualità dell’aria in Pianura padana. Secondo i dati di Legambiente del 2021 sullo smog in città, i livelli di sostanze inquinanti misurati nei capoluoghi del Nord Italia hanno superato decisamente i valori consigliati dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, esponendo residenti e lavoratori a condizioni ambientali dannose per la loro salute. “Il futuro Governo e le Regioni mettano la qualità dell’aria tra le priorità”. È l’accorato appello di Legambiente che avanza proposte concrete come un “piano di riduzione delle emissioni agricole, disincentivi all’uso del mezzo privato, il miglioramento del trasporto pubblico locale, la riduzione dei limiti di velocità in autostrada e la riconversione degli impianti di riscaldamento”.

“È fondamentale che le risorse pubbliche a disposizione vengano indirizzate verso le azioni più efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico, che devono riguardare traffico, riscaldamento e settore agricolo, che gli studi confermato essere molto impattante sulla qualità dell’aria”, sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia congiuntamente ai presidenti dei comitati regionali di Legambiente dell’area padana.

Anche i fondi destinati al comparto delle infrastrutture di collegamento non possono essere sprecati per finanziare progetti vecchi e nuovi di autostrade, che sono causa di aumento delle emissioni. Trasporto pubblico e infrastrutture ferroviarie devono essere al centro della strategia di investimenti delle Regioni sul trasporto. Legambiente e in particolare i comitati regionali del bacino padano, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, ribadiscono la necessità di un’azione trasversale a scala nazionale e regionale perché l’Accordo per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano preveda azioni concrete per mantenere bassi i livelli di sostanze inquinanti nel corso della stagione invernale, a partire dal settore agricolo, il primo responsabile dell’inquinamento da polveri secondo l’ultima analisi effettuata dalle agenzie Arpa, fino al settore trasporti e riscaldamento domestico.

“L’aggiornamento delle linee guida da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità e la prossima emanazione di una nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria devono essere uno sprone per i decisori politici italiani non si dovranno chiedere deroghe all’Unione Europea, ma occorrerà dimostrare di saper spendere in modo saggio le risorse europee per favorire una vera transizione ecologica” ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.

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