martedì, 19 Marzo, 2024
Economia

Confartigianato preoccupata: la corsa dei prezzi danno per ripresa e piccole imprese

Il “surriscaldamento” dei prezzi delle materie prime è la nuova minaccia per la ripresa economica  e le imprese. A porre il problema le associazioni delle piccole e medie imprese che stanno assistendo ad una cavalcata di oltre il 51% dei costi dopo che nel 2020 i listìni erano già saliti del 22%.

Sotto stress tutti costi le materie prime, in particolare quelle in utilizzo per le costruzioni.

L’analisi dei dati dell’ultimo Bollettino economico della Bce conferma l’escalation.

L’allarme delle imprese per la bolla dei prezzi delle commodities è stato sottolineano con preoccupazione dalla Confartigianato con una lettera inviata al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. “Le ultime tendenze dei prezzi”, rese note da uno studio della Confartigianato, “prende in esame l’estensione delle aspettative rialziste nella manifattura e nelle costruzioni, le concause e le conseguenze della bolla, una gelata di primavera sulla fragile ripresa dell’economia italiana che coinvolge una ampia platea di MPI”.

 

SHOCK DA COSTI

Con una analisi controfattuale contenuta nel report si stima il valore economico di uno shock da costi che interessa  621 mila micro e piccole imprese con 1 milione 893 mila addetti operanti nei settori sotto stress per gli aumenti dei prezzi delle materie prime: le costruzioni e i settori manifatturieri della metallurgia, legno gomma e materie plastiche, mobili, autoveicoli, prodotti in metallo e apparecchiature elettriche. All’interno di questo perimetro di piccole imprese, si riscontra una elevata presenza dell’artigianato, con 435 mila imprese artigiane che danno lavoro a 1 milione 47 mila addetti, pari al 38,8% dell’occupazione e al 55,3% degli addetti delle MPI.

Nonostante le analisi della Bce evidenzino la natura temporanea degli effetti sull’inflazione, si moltiplicano i segnali su scala globale di surriscaldamento dei prezzi. “Ad aprile 2021 i prezzi alla produzione in Cina”, calcola la Confartigianato, “salgono del 6,8%, negli Usa il tasso di inflazione balza al +4,2%, in Germania supera il limite del 2%”.

L’analisi nell’Elaborazione Flash ‘Escalation dei prezzi delle materie prime, la gelata della primavera 2021 sulla ripresa’, e nell’Appendice statistica, predisposta in collaborazione con Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia. Nello studio sono riportati i dati sulle MPI e le imprese artigiane nei settori sotto pressione per regione e provincia.

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