venerdì, 15 Novembre, 2024
Ambiente

Politecnico Milano presenta piano mitigazione emissioni CO2

Presentato al Politecnico di Milano il Piano di Mitigazione delle emissioni di CO2 dell’Ateneo.

Approvato a inizio anno, il Piano prevede l’assunzione di impegni formali di riduzione delle emissioni climalteranti rispetto all’anno di riferimento 2015 e cioè: -25% al 2025 e -35% al 2030.

“Il Piano è un contributo concreto del Politecnico di Milano allo sforzo globale di mitigazione dei cambiamenti climatici – afferma Eugenio Morello, delegato del rettore al Progetto Sostenibilità Ambientale di Ateneo – E rappresenta un altro passo avanti verso la realizzazione di ‘Citta’ Studi Campus Sostenibile'”.

La redazione del Piano rientra nelle attività del “Progetto CO2 di Ateneo”, il cui referente scientifico e’ Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici che sottolinea: “Il lavoro svolto è interessante anche dal punto di vista metodologico e può servire come modello di riferimento per altri atenei”.

Il Piano prevede interventi nel settore dell’energia e dei trasporti quali ad esempio: l’ottimizzazione del Trigeneratore della Sede milanese di Citta’ Studi con una maggiore produzione elettrica e l’ampliamento della potenza termica erogata.

La dismissione di caldaie a gas, pompe di calore o gruppi frigoriferi inefficienti; la realizzazione di un nuovo Trigeneratore presso la Sede milanese di Bovisa; la sostituzione di tutta l’illuminazione degli spazi interni dell’Ateneo con apparecchi LED; lo sviluppo della produzione di energia fotovoltaica nell’Ateneo; interventi di sostituzione delle macchine frigorifere più vetuste con macchie più efficienti; la riqualificazione energetica degli edifici: monitoraggio e regolazione della distribuzione dell’energia, razionalizzazione delle aperture dei serramenti, sostituzione dei serramenti con serramenti dotati di vetrocamere basso emissive e telaio con taglio termico; interventi di isolamento delle superfici opache degli edifici.

E ancora, l’ottimizzazione della regolazione degli impianti, intervenendo sulla sensoristica e l’impiantistica, con riduzione dei consumi di energia; mobilità sostenibile: incremento del contributo per l’acquisto agevolato di abbonamenti al trasporto pubblico, monitoraggio dell’utilizzo del telelavoro e della sperimentazione strutturata dello smart working, incentivazione della sostituzione dei veicoli più vecchi della flotta aziendale.

Il Piano, strumento essenziale e replicabile, è un ulteriore tassello dell’azione sul cambiamento climatico del Politecnico di Milano, da anni impegnato con numerose attività istituzionali e azioni, sia didattiche che di ricerca, e nello sviluppo tecnologico.

“Per arrivare a questo risultato – spiega Emilio Faroldi, prorettore delegato con Delega all’Edilizia, Spazi e Sostenibilità – è stato adottato un approccio inclusivo che ha visto la collaborazione non solo delle strutture amministrative e di molti docenti ma anche degli studenti, che hanno svolto approfondimenti con circa 20 tesi di laurea sui temi specifici del Piano stesso”. 

“Dal punto di vista metodologico – aggiunge – il Piano rappresenta già parte del percorso di potenziamento della sostenibilità all’interno delle università, sulla base degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ONU 2030, delineati dal recentissimo Manifesto – Le Università per la Sostenibilità, La Sostenibilità è nelle Università – sottoscritto dai Rettori degli atenei italiani, redatto al termine dei Magnifici Incontri CRUI 2019 di Udine il 30 maggio 2019”. “Con questi impegni – conclude il direttore generale Graziano Dragoni – il Politecnico di Milano mostra che intende affrontare seriamente la questione e che il mondo accademico può dare un contributo significativo, che va al di la’ dell’attività didattica, scientifica e culturale, traducendosi quindi in un’azione concreta, attraverso la riduzione delle proprie emissioni”.

Hanno collaborato inoltre: la Commissione Energia e l’Energy Manager di Ateneo, il gruppo di lavoro del progetto ViviPoliMi, l’Area Tecnico Edilizia, il Mobility Manager di Ateneo e il Laboratorio di Politica dei Trasporti TRASPOL. 

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