sabato, 20 Aprile, 2024
Società

Servizio civile ambientale nel PNRR: l’appello a Draghi e Cingolani

“Ho letto e apprezzato la proposta di creare un servizio civile ambientale e l’appello bipartisan che mi è stato rivolto. È un’ottima idea: credo possa essere una valida occasione formativa e lavorativa per i giovani, un percorso professionalizzante per prepararli alle future sfide della transizione ecologica. È in corso una riflessione per valutare come inserirlo nel Pnrr e nelle iniziative a esso correlate. È una strada sicuramente da esplorare”. Con queste parole il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha accolto la recente proposta presentata dai parlamentari di FacciamoECO – Federazione dei verdi.

 

IN CHE COSA CONSISTE

Secondo l’idea lanciata l’anno scorso dall’ex deputato M5S Alessandro Di Battista insieme a Lapo Sermonti, consulente presso International Fund for Agricoltural Development (IFAD), il progetto dovrebbe prevedere la creazione di vere e proprie task force di lavoro che, su tutto il territorio nazionale (con priorità data ai terreni demaniali ma senza escludere interventi su proprietà private a determinate condizioni), si occuperanno della salvaguardia del territorio attraverso attività suggerite dal Piano Nazionale per l’Adattamento al Cambiamento Climatico, uno studio commissionato dal Ministero dell’Ambiente che stila le azioni necessarie per mettere in sicurezza il nostro territorio. Oltre al rimboscamento dei crinali, il contenimento dell’erosione del suolo, la prevenzione di frane e inondazioni, il contrasto alla desertificazione, il ripristino degli eco-sistemi degradati, la riqualificazione delle sponde dei fiumi, il ripopolamento faunistico ed ittico.

 

A CHI SI RIVOLGE

Sempre secondo l’idea di Di Battista, il Servizio Civile Ambientale consisterà in un programma di lavoro pubblico rivolto a circa 200.000 giovani under 32. Un lavoro retribuito, che consentirà di tamponare il dramma occupazionale giovanile, di realizzare migliaia di micro-opere fondamentali per arginare il dissesto idrogeologico e di creare una coscienza ambientale sempre più diffusa.

 

LE FORZE PARLAMENTARI CHE LO SOSTENGONO

L’appello è stato rivolto al premier Mario Draghi e al ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani da Lorenzo Fioramonti, ex ministro dell’Istruzione, attraverso il nuovo gruppo parlamentare Facciamo ECO – Federazione dei Verdi, firmata dalla deputata Rossella Muroni (che ne è capogruppo alla Camera) e all’ex deputato di +Europa Alessandro Fusacchia. Hanno aderito altri membri di Camera e Senato, i parlamentari europei ex M5s Ignazio Corrao, Eleonora Evi, Rosa D’Amato, Piernicola Pedicini, gli ex ministri Alfonso Pecoraro Scanio e Gianfranco Rotondi, professionisti ed esponenti della società civile, come il presidente della Società Meteorologica Italiana, Luca Mercalli, il magistrato Gianfranco Amendola e il vicepresidente Legambiente, Edoardo Zanchini.

 

IL PRECEDENTE STORICO

Nel 1933, negli Stati Uniti, venne lanciato il “Civilian Conservation Corps” (CCC), un programma di lavoro statale per giovani americani. Fu il programma di maggior successo del New Deal roosveltiano e venne realizzato da un lato per combattere la disoccupazione post-crisi del ’29 e dall’altro per mettere in sicurezza il territorio americano. Il CCC, in 10 anni di attività, diede lavoro a 3 milioni di americani, realizzò migliaia di opere infrastrutturali e migliorò l’accesso e la conservazione di parchi statunitensi quali Yellowstone o Yosemite diventati negli anni le principali attrazioni turistiche del Paese.

 

LE REAZIONI DELL’EX DEPUTATO M5S

Ringrazio il Ministro Cingolani – scrive Di Battista sulla sua pagina FB – al quale darò, se vorrà, tutto il supporto possibile affinché l’idea vada in porto. Ora l’idea è diventata un’idea collettiva e sta viaggiando su molte altre gambe. Oltretutto diversi gruppi parlamentari, che ringrazio, l’hanno fatta propria. Questo è il solo modo per farla diventare legge dello Stato. Sono all’opposizione, ma sono una persona leale. Opporsi ad un governo non preclude la possibilità di sostenere quel che è giusto”.

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