“Cura, lavoro, violenza sono facce della stessa medaglia che ci impegnano a rilanciare su questi temi la nostra rappresentanza, per costruire e portare a casa risultatati importanti. C’è da sempre uno straordinario impegno delle donne in attività collegate ai servizi di cura.
Le donne, in questo anno, hanno subito un pesante contraccolpo, c’è stata una perdita di migliaia di posti di lavoro nel 2020″. Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, intervenendo all’iniziativa web organizzata dai sindacati confederali con il contributo del Cnel.
“Su questi temi noi dobbiamo rilanciare la nostra iniziativa, il filo comune deve essere la piena acquisizione del fatto che tutte le questioni che ruotano intorno al tema della parità di genere non sono temi che riguardano solo le donne, ma riguardano tutti. Sono convinto – ha aggiunto – che se vogliamo sostenere la ripresa, il benessere, la crescita del Paese dobbiamo attivare un forte, potente impegno per valorizzare il ruolo e la capacità delle donne”.
Per Sbarra “c’è un divario ancora evidente che va ridotto, c’è un’esigenza di richiamare un forte impegno, non è possibile che ancora oggi oltre il 25% delle donne è costretto ad abbandonare il lavoro dopo la nascita di un figlio. Serve maggiore protagonismo anche delle organizzazioni sindacali: la pandemia non ha fatto altro che peggiorare le cose, le donne sono state baluardo molto forte e centrale nella lotta contro il virus. Ci deve essere un forte riconoscimento, dobbiamo investire di più, per esempio sui nidi pubblici. Abbiamo dati allarmanti, oggi ci sono le condizioni per fare un grande e straordinario investimento”.
Il segretario generale della Cisl ha riconosciuto che “c’è tanto da fare per rilanciare l’occupazione femminile, dobbiamo fare pressione sul Governo affinché si intervenga, si devono alzare gli incentivi e poi dobbiamo ragionare sul tema delle discriminazioni sessuali e molestie sui luoghi di lavoro: è maturo il tempo per un accordo, per un’ alleanza, per un patto perché di questi temi si discuta di più e meglio anche attraverso la contrattazione”.
