venerdì, 26 Aprile, 2024
Lavoro

Lavoratori pubblici. Sciopero riuscito. Furlan (Cisl): ora il Governo assuma i precari

Riesce lo sciopero dei lavoratori della Pubblica amministrazione e i sindacati rilanciano la trattativa per il rapido rinnovo del contratto e, in primo luogo, siano fatte le assunzioni promesse. Torna a come sollecitare le richieste la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, “per una vera riforma della Pubblica Amministrazione, per la stabilizzazione e l’assunzione dei precari, a partire dalla sanità e per la sicurezza del lavoro”. La prima questione posta dai sindacati è infatti il lavoro, “ci sono 350 mila precari di cui quasi 60 mila solo nella sanità”.
Servono, inoltre: “investimenti nella digitalizzazione”, perché “oggi un lavoratore pubblico in smart working si paga il computer, le bollette, l’allacciamento a internet e non ha fatto percorsi formativi. Non è così che riformiamo la Pa”. Sul piano politico, invece, la Furlan ha commenta le dichiarazioni di quanti contestano le richieste dei lavoratori della Pa. “Hanno dell’incredibile. Siamo difronte a persone che hanno pagato un tributo terribile anche in termini di morti per essere stati a fianco dei cittadini”, critica la Furlan che rilancia la polemica, “Ma come si permettono di dire queste cose?”, ha aggiunto la segreteria della Cisl facendo riferimento in particolare agli operatori della sanità che un giorno vengono definiti eroi per poi prevedere in legge di Bilancio solo la proroga di un anno per i lavoratori precari.
E sempre sulla sanità, sui 9 miliardi di euro del Recovery Plan che dovrebbero essere destinati alla sanità, “ho letto anche io queste cifre”, osserva l’esponente sindacale, “mi auguro siano stanziate molte più risorse sulla sanita’”.
Quanto, infine, alla convocazione pervenuta da parte della Ministra Dadone: “Il Governo da tanto tempo sa che lo sciopero era proclamato per il 9 dicembre, e poteva convocare i sindacati, mettere sul tavolo proposte accompagnandole, ovviamente, con risorse” mentre la convocazione “è arrivata solo dopo lo sciopero, una convocazione molto generica dalla ministra. Noi, comunque, il 10 andremo al confronto”, ha confermato la segreteria della Cisl, “e speriamo che diventi un confronto produttivo. Finora non l’hanno voluto fare, anzi, penso ad esempio allo smart working, noi volevamo fare un accordo di gestione di una partita così importante nella PA mentre la ministra ha preferito affidare tutto ai dirigenti”.

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