mercoledì, 1 Maggio, 2024
News Italpress

Nella Bergamo post Covid l’arte approda in ospedale

BERGAMO (ITALPRESS) – Nella Bergamo post Covid l'arte approda in ospedale. Dalle pareti dei reparti degli ospedali Humanitas Gavazzeni e Castelli, le immagini di alcuni capolavori di Accademia Carrara raccontano storie. È il progetto Opere in Parole che raccoglie racconti inediti e podcast di tanti autori della cultura italiana per confortare chi entra in ospedale e aprire le porte all'emozione. Lella Costa, Michela Murgia, Paolo Fresu e Alessio Boni sono tra gli autori che hanno dato voce ai 51 nuovi dipinti che, riprodotti in maxi formato, rivestono le pareti di Terapia Intensiva, Pronto Soccorso e di tutti i reparti dei due ospedali. Con Opere in Parole si apre una nuova pagina della collaborazione tra Humanitas e Accademia Carrara, che nel 2018 aveva già dato luogo a La cura e la bellezza, il progetto unico al mondo che ha portato 400 metri quadrati di immagini d'arte – dal Rinascimento all'Ottocento – nelle sale d'attesa e nei corridoi dei due ospedali. La novità è che ora queste rappresentazioni non solo rivestono le pareti arrivando al letto del paziente, ma parlano attraverso racconti e podcast scritti e narrati da celebri autori. Anche i medici, gli infermieri e il personale di staff si sono messi in gioco attraverso un concorso letterario interno a tema libero, da cui una giuria ha selezionato il 12mo autore di Opere in Parole. Collegandosi al sito www.lacarrarainhumanitas.it/opere-in-parole o a Spotify (Opere in Parole), chiunque potrà ascoltare la preghiera irregolare ispirata al San Sebastiano di Raffaello, o il racconto sulla giovane ragazza dai capelli rossi, un ritratto del Pitocchetto, letto dalla voce inimitabile di Lella Costa. A ogni paziente, inoltre, verrà consegnato il libretto con il racconto dedicato al suo reparto e un libretto bianco in cui scrivere le proprie emozioni. "La nostra missione è migliorare la vita dei pazienti, non solo curare le loro malattie. Ci siamo chiesti come farlo e l'arte di Accademia Carrara è stata la risposta. Opere in Parole dà spazio alle emozioni e alle storie di chi entra in ospedale, come paziente o come professionista. Le storie sono testimonianza della nostra umanità, al di là di mascherine, camici e ruoli che il luogo di cura impone. Le pareti dei nostri ospedali, rivestendosi di arte, sono 'crollate' lasciando entrare l'emozione e aprendo ai pazienti spiragli di luce inaspettati", spiega Giuseppe Fraizzoli, Amministratore Delegato di Humanitas Gavazzeni e Castelli. "Continua – spiega il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – il grande progetto di riprodurre le opere d'arte all'interno dell'ospedale Humanitas di Bergamo. Un'iniziativa bellissima". "L'arte emoziona e noi dovremmo saperlo bene, quasi esserci abituati. Non è così. Opere in parole alza il livello delle vibrazioni. Entra nelle degenze toccando a tratti il dolore, a tratti la speranza. Offre il conforto della bellezza di un'immagine e di un racconto che lo interpreta", afferma Gianpietro Bonaldi, responsabile operativo di Accademia Carrara. "Il progetto – racconta Massimo Castoldi, Direttore Sanitario di Humanitas Gavazzeni e Castelli – apre nuovi canali di comunicazione per medici, infermieri e pazienti. Il racconto sarà sempre più parte integrante dell'esperienza di cura, così come prevede la Medicina Narrativa, riconosciuta anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. In prospettiva, vorremmo arrivare a misurare il benessere psico-fisico delle persone e l'effetto dell'arte sui percorsi di guarigione". (ITALPRESS). abr/com 25-Set-20 13:10

Condividi questo articolo:
Sponsor

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.