mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Economia

Banche: Fabi “boom risparmi italiani, +45 miliardi nel 2019”

Rischio zero: è con questa parola d’ordine che sono cresciuti di 45 miliardi di euro, nel corso del 2019, i risparmi degli italiani. L’aumento della ricchezza finanziaria delle famiglie, arrivata a quota 4.445 miliardi complessivi alla fine dello scorso anno, è tutto all’insegna della prudenza: è salito, infatti, di 56 miliardi il saldo dei conti correnti bancari e di oltre 25 miliardi è aumentata la quota di investimenti in polizze assicurative e fondi pensione. È quanto emerge da una ricerca della Fabi sulle riserve e sui risparmi delle famiglie. Le scelte di allocazione dei risparmi, da parte dei consumatori, evidenziano, dunque, una ritrovata fiducia nelle banche e mostrano l’esigenza di cercare protezioni da rischi futuri e imprevisti vari.

Nel portafoglio delle famiglie italiane risultano in calo sia i titoli pubblici (bot e btp), il cui peso è sceso di circa 33 miliardi da 304 miliardi a poco più di 271 miliardi, sia le azioni, il cui peso si è ridotto di circa 16 miliardi calando a quota 966 miliardi dai 983 miliardi del 2018.

Secondo la ricerca i conti correnti hanno “sfondato” il muro dei 1.000 miliardi e, considerando i depositi vincolati (441 miliardi), i salvadanai bancari arrivano a 1.460 miliardi, pari a oltre un terzo della ricchezza finanziaria delle famiglie. Polizze assicurative e fondi pensione valgono 1.122 miliardi e rappresentano un quarto del portafoglio finanziario degli italiani. Non è variata, invece, la quota di fondi comuni d’investimento, stabile attorno ai 480 miliardi.

“I dati dimostrano che i risparmiatori italiani hanno fiducia nelle banche e questo è dovuto soprattutto all’attenzione, alla professionalità e alla quotidiana dedizione delle lavoratrici e dei lavoratori bancari. Proprio grazie a loro, durante questi mesi di emergenza legata al Coronavirus, le filiali degli istituti di credito hanno continuato a operare, assicurando sia alle famiglie sia alle imprese servizi e assistenza, ben oltre quello che, per legge, è un servizio pubblico essenziale”, commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

“Chi ha pensato, sbagliando, negli ultimi anni, che la rete di agenzie sia superflua, è stato costretto a ricredersi e le code di clienti che si sono formate, proprio durante il lockdown, dimostrano quanto sia importante il rapporto umano tra i correntisti e i bancari”, aggiunge Sileoni. “C’è poi un altro aspetto essenziale da non sottovalutare: l’Italia che oggi si appresta a ripartire deve poter contare anche su quegli oltre 4.400 miliardi di euro di risparmi: si tratta di masse finanziarie enormi, che vanno gestite e indirizzate nel modo più opportuno, ma sempre nell’interesse del cliente e prestando la massima attenzione alla propensione al rischio. Tutto questo – continua – richiede un livello di preparazione e specializzazione, nella consulenza offerta dalle banche allo sportello, sempre maggiore.
Ed è in questa direzione che, assieme alle banche, dobbiamo costruire, anche con la formazione e la riqualificazione del personale, il futuro del settore”. (Italpress)

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Sofferenze bancarie, scendono i debiti degli italiani. Ma per il 2020-21 crescerà per le imprese il deterioramento dei crediti

Ettore Di Bartolomeo

Antitrust: 4 istruttorie e 12 moral suasion tra banche e finanziarie

Redazione

Covid-19: un sostegno da aziende di credito e fondazioni bancarie, per un nuovo rinascimento

Eugenio Cecchini

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.