giovedì, 24 Aprile, 2025
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Transizione energetica e decarbonizzazione, a che punto è l’Italia?



ROMA (ITALPRESS) – Dopo un 2023 che aveva dato segnali positivi, grazie ad un taglio delle emissioni di gas serra in linea con gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione, la frenata dell’Italia del 2024 (con una riduzione stimata solo intorno al 2%), preoccupa molto. È quanto emerge dalla sesta edizione del Rapporto “10 Key Trend sul clima”, realizzato da Italy for Climate e pubblicato in occasione della Giornata mondiale della Terra, che fornisce una rappresentazione sintetica delle tendenze rilevanti in materia di clima ed energia che hanno caratterizzato l’Italia nel 2024.
Il Rapporto restituisce l’immagine di un Paese che ancora non sta marciando con il passo giusto sulla via della transizione energetica e che paga i costi sempre più salati degli impatti crescenti della crisi climatica.
Crescono infatti gli eventi climatici estremi, dai 3.400 del 2023, siamo saliti a 3.631 – di cui oltre 1.600 episodi di piogge intense, mille raffiche di vento, quasi 700 grandinate e oltre 300 tornado.
Ma non solo, la temperatura ha raggiunto un aumento di 1,5 °C rispetto alla media 1991-2020, contro una media mondiale di circa +0,65.
L’unico ambito della transizione energetica su cui si può promuovere l’Italia – ma non a pieni voti – è quello delle rinnovabili, con eolico e solare che insieme hanno raggiunto +7,5 GW di nuovi impianti installati, un salto in avanti rispetto ai 5,7 GW del 2023 ma ancora lontano dagli oltre 10 GW all’anno che sarebbero necessari per conseguire i target 2030.
Ed è grazie alla crescita delle rinnovabili degli ultimi tre anni, che nel 2024 hanno rappresentato il 49% della produzione nazionale, che l’Italia è riuscita (in soli due anni) a tagliare di 7 punti percentuali la dipendenza energetica dall’estero (passata dal 79% del 2022 al 72% nel 2024) riducendo così le importazioni dei costosi combustibili fossili.
“La pagella 2024 per l’Italia, purtroppo, presenta poche luci e tante ombre. Tuttavia, una di queste luci ci restituisce anche un insegnamento importante – afferma Andrea Barbabella, Responsabile scientifico di Italy for Climate- la crescita delle installazioni di impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili non è un dato positivo solo per il clima, ma anche per la nostra sicurezza e per la nostra economia: in un paio di anni appena abbiamo installato impianti eolici e fotovoltaici in grado di produrre, ogni anno da qui ai prossimi 15-20 anni, circa 16 miliardi di kWh”.

mgg/gtr

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