Negli Stati Uniti sta crescendo un movimento per vietare i coloranti sintetici negli alimenti, con stati come West Virginia in prima linea. Genitori e scienziati temono che i coloranti possano influire sul comportamento dei bambini, anche se la FDA non ha ancora stabilito un legame chiaro. La FDA ha approvato 36 additivi coloranti, inclusi 9 sintetici, come il Red No. 3, recentemente vietato per timori di cancerogenicità. Questi coloranti, usati in prodotti per bambini, sono al centro di nuove leggi statali. West Virginia ha approvato un divieto su sette coloranti, in vigore nel 2028, mentre la California ne ha già vietato sei nelle scuole pubbliche. Altri stati, come Arizona, stanno discutendo misure simili. Il dibattito sui coloranti artificiali non è nuovo. La FDA ha iniziato a indagare negli anni ’70, ma prove conclusive sul legame con l’iperattività sono ancora assenti. Il movimento sostiene che i coloranti possano influire sul comportamento dei bambini e stanno spingendo per una loro eliminazione totale. La FDA, pur monitorando la questione, non ha ancora intrapreso azioni decisive. Alcune aziende hanno tentato di eliminare i coloranti artificiali, come Mars e General Mills, ma hanno incontrato resistenze dai consumatori. Marion Nestle, esperta di nutrizione, sottolinea che i coloranti sono solo cosmetici e potrebbero essere sostituiti. Tuttavia, un approccio frammentario a livello statale crea confusione per i consumatori e aumenta i costi, secondo la Consumer Brands Association. Famiglie come quelle di Wendy Bakos e Liz Dent hanno già eliminato i coloranti dalla dieta dei propri figli, optando per alternative naturali. La transizione è stata difficile, soprattutto durante eventi speciali, ma hanno trovato soluzioni pratiche con prodotti senza coloranti.