L’amministrazione Trump ha revocato, mercoledì, la norma che richiedeva agli immigrati legali negli Stati Uniti di dimostrare di essere stati vaccinati contro il COVID-19 per ottenere la green card. I Servizi per la cittadinanza e l’immigrazione degli USA hanno dichiarato che non respingeranno più le richieste di modifica dello status per mancanza di documentazione sul vaccino COVID-19. Questa nuova politica è immediatamente operativa. Alcuni membri repubblicani del Congresso hanno suggerito di trasformare in legge i recenti ordini esecutivi del presidente Donald Trump. Nell’ottobre 2021, l’amministrazione Biden introdusse l’obbligo vaccinale per immigrati legali e viaggiatori aerei, oltre a obblighi simili per dipendenti federali, grandi aziende e operatori sanitari. Tuttavia, la maggior parte di questi mandati è stata annullata nel maggio 2023 a seguito di decisioni della corte federale. La politica si applica agli immigrati legalmente presenti negli USA che richiedono una modifica del loro status. Nonostante il cambiamento, gli immigrati legali devono ancora ricevere altri vaccini obbligatori, tra cui quelli per poliomielite, epatite B, morbillo e tetano. Catherine Austin Fitts, direttrice del Solari Report ed ex assistente segretario per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano, ha affermato che l’obbligo vaccinale per gli immigrati è l’ultimo vestigio degli sforzi dell’amministrazione Biden per promuovere la lotta al COVID-19. Un rapporto della Reuters del dicembre 2021 ha evidenziato come la GAVI Alliance, una collaborazione globale per l’immunizzazione, abbia spesso negato i vaccini COVID-19 a rifugiati e richiedenti asilo fuori dalla portata del sostegno governativo, a causa delle preoccupazioni legali dei produttori sui rischi di effetti collaterali. Fondata nel 1999 dalla Bill & Melinda Gates Foundation, GAVI è una partnership internazionale che promuove la vaccinazione e continua a ricevere significativi finanziamenti dalla fondazione.