Il Partito Repubblicano e Reconquête stanno vivendo un periodo di grande agitazione nella destra francese. Alla vigilia delle elezioni legislative del 30 giugno e 7 luglio, la ricerca di alleanze ha provocato l’allontanamento di figure di spicco. Dopo l’espulsione di Éric Ciotti dai Repubblicani, anche Marion Maréchal è stata esclusa da Reconquête. La questione centrale è la possibilità di un’alleanza con il Rassemblement National (RN) di Jordan Bardella. In un’intervista, Éric Zemmour, leader di Reconquête, ha annunciato l’espulsione di Maréchal.
Unificare la destra francese
Alle ultime elezioni europee, il partito di estrema destra ha ottenuto il 5,5% dei voti, eleggendo cinque deputati. Zemmour ha tentato di unificare la destra francese con una lista unica, ma Maréchal non è riuscita a trovare un accordo con il RN, accusando Zemmour di fare troppe richieste e dichiarando il suo sostegno ai candidati uniti del RN e del Partito Repubblicano. Ferito dalla situazione, Zemmour ha espulso Maréchal, che ora sostiene il RN per le prossime elezioni. Maréchal, nipote di Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National (FN), è stata la più giovane deputata nella storia della Francia repubblicana. Dopo il ritiro dalla politica nel 2017, era tornata con Zemmour per unire la destra gollista al Front National. Nel 2022, è diventata vicepresidente di Reconquête. Zemmour ha definito la decisione di Maréchal un “tradimento”, accusandola di aver tradito i militanti di Reconquête. Maréchal ha espresso il suo sostegno alla lista unica della destra e ha dichiarato di non volersi candidare alla legislatura, ma di voler portare a Strasburgo le istanze dei cittadini francesi. Il ritorno di Maréchal rischia di complicare ulteriormente la campagna elettorale di Reconquête, che deve vincere nei collegi uninominali per eleggere i suoi candidati all’Assemblea nazionale. Una missione ardua, considerando i risultati delle elezioni legislative del 2022, in cui Reconquête ha ottenuto solo il 4% dei voti al primo turno.