domenica, 16 Giugno, 2024
Ambiente

Oltre 150.000 decessi ogni anno per le ondate di calore in tutto il mondo

“Nell’ultimo trentennio circa, le ondate di calore hanno causato oltre 153.000 decessi ogni anno in tutto il mondo”. È quanto emerge da uno studio scientifico internazionale, recentemente pubblicato sulla rivista PLOS Medicine e realizzato dalla Monash University di Melbourne, che ha mappato a livello globale la mortalità correlata alle ondate di caldo nell’arco di tre decenni, analizzando il periodo tra il 1990 e il 2019 e utilizzando i dati della rete di ricerca collaborativa Multi-Country Multi-City (MCC) che includeva i decessi giornalieri e le temperature relativi da 750 località in 43 Paesi. Alla ricerca hanno partecipato anche l’Asl Roma 1 e l’Università di Firenze.

L’Europa e l’Italia, in particolare, registrano i tassi di mortalità in eccesso più elevati in rapporto al numero di abitanti, insieme a Grecia e Malta. Nel nostro Paese, i decessi sono passati da una media di 694 ogni 10 milioni di abitanti nel periodo 1990-1999, a una media di 744 tra il 2010 e il 2019, con un aumento del 3,5%. L’Asia registra il maggior numero di morti in generale.

I dati in Europa

Il team di ricercatori, guidati dal dottor Yuming Guo, professore di salute ambientale globale e biostatistica e capo dell’unità di ricerca sul clima e sulla qualità dell’aria (CARE) di Monash, hanno così mappato la varianza: nel periodo considerato, le morti in eccesso legate alle ondate di caldo hanno superato i 153 mila decessi all’anno, per un totale di 236 decessi ogni dieci milioni di residenti o l’1% dei decessi globali. Mentre in Asia il team ha rilevato il maggior numero di morti stimati, l’Europa ha registrato il più alto tasso corretto per la popolazione con 655 morti ogni dieci milioni di residenti. A livello nazionale, Grecia, Malta e Italia hanno registrato i tassi di mortalità in eccesso più elevati. Nel complesso, i maggiori tassi stimati di morti per ondate di caldo sono stati osservati nelle aree con climi secchi e redditi medio-bassi.

Attuare anche strategie a lungo termine

“Nel contesto del cambiamento climatico, è fondamentale affrontare gli impatti diseguali delle ondate di caldo sulla salute umana”, sottolineano gli autori dello studio. “Ciò richiede un approccio globale che non solo affronti i rischi sanitari immediati – aggiungono – ma attui anche strategie a lungo termine. Tra queste, ci sono politiche di mitigazione del cambiamento climatico, piani d’azione specifici per le ondate di calore, pianificazione urbana e educazione ad una maggiore consapevolezza dei rischi”. I risultati suggeriscono dunque un’azione da parte dei responsabili politici locali e intergovernativi per progettare strategie efficaci di adattamento e mitigazione per affrontare il cambiamento climatico, tenendo conto delle disuguaglianze tra le comunità.

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