venerdì, 19 Aprile, 2024
Attualità

Il bonus di 600 euro è un primo passo

“In questo momento di emergenza è necessario agire con estrema velocità, perdere tempo è un lusso che il Governo non può permettersi, al fine di far ripartire l’economia del paese Italia”. Lo afferma l’esperto di previdenza e welfare, Domenico Cosentino, presidente del Patronato Inapi he abbiamo intervistato del bonus Inps di 600 che il governo ha deciso di erogare in conseguenza della crisi economica determinata dalla lotta al contagio da Covid-19.

Ad oggi le domande per la richiesta del bonus 600 euro da parte dei cittadini hanno creato un blocco del sito ed il panico tra gli utenti. Quanto tempo avranno i cittadini per richiedere il bonus e fino a che limite?
“Anzitutto mi preme evidenziare l’importanza e la validità di questi indennizzi: un provvedimento iniziale, non esaustivo che permette di sopperire alle esigenze di prima necessita di una vasta platea di cittadini duramente colpiti dall’emergenza coronavirus”.

È vero che non si tratta di un click-day?
“È stato ribadito agli organi di informazione dal presidente dell’Inps, Tridico che non si tratta di click-day. Purtroppo è stato gestito il tutto con informazioni differenti e spesso contrastanti, creando confusione e preoccupazione tra gli interessati. La dichiarazione della lavorazione delle domande secondo un ordine cronologico è una prassi consolidata delle lavorazioni nella pubblica amministrazione”.

E allora perché il sito Inps è andato in tilt?
“L’allarme, e quindi la corsa contro il tempo, è scaturito da dichiarazioni, poi smentite, secondo cui si procedeva alla liquidazione fino ad esaurimento fondi. Capite bene che in un momento di grande crisi la paura di perdere 600 euro ha creato quello che abbiamo avuto modo di vedere. Persone che hanno fatto la notte in bianco, mie colleghi che dalle prime luci dell’alba erano in ufficio. Il risultato è stato una crisi di panico generale. Oggi ho accolto con interesse le dichiarazioni del Presidente Tridico che ha affermato, anche se non proprio chiaramente, che c’è e ci sarà copertura per tutti gli aventi diritto con la possibilità di presentare la domanda fino alla fine dello stato di emergenza, con la possibilità di lavorare e presentare le richieste in modo sereno e pacifico. Il presunto hackeraggio mi è sembrato poco convincente.

Che prospettive ci saranno per il mese di aprile e che limiti metterà il Governo per la richiesta?
“Purtroppo l’emergenza sanitaria sarà presente anche per il mese di aprile pertanto il Governo dovrà obbligatoriamente definire ulteriori e differenti forme di intervento aggiuntive a quelle in atto. In questo momento di emergenza è necessario agire con estrema velocità, perdere tempo è un lusso che il Governo non può permettersi, al fine di far ripartire l’economia del paese Italia. Siamo in presenza di una “patologia infartuante “ dell’economia e quindi bisogna ridare con estrema urgenza ossigeno alle piccole e medie imprese che rappresentano il vero volano economico, fornirgli liquidità immediata ed esigibile da subito affinché possano ripartire”.

Le partite Iva come faranno a dimostrare il guadagno o la reale perdita di guadagno che si è avuta in questi mesi?
“Credo con un comparazione del fatturato dei tre mesi antecedenti, ma si tratta di una mia personale interpretazione.

Quale secondo lei la categoria più a rischio?
“Ritengo che tutta l’economia e quindi tutte le categorie subiranno una forte perdita a causa di questo nemico invisibile subdolo del virus. Volendo azzardare un ipotetica scala metterei al primo posto il comparto turistico alberghiero. I ristoranti, gli alberghi il food in generale, avranno un tempo di ripresa superiore alle altre attività, ciò è  legato alla naturale e, aggiungerei, normale diffidenza verso i viaggi, i pranzi o le cene con gli amici, e fino al raggiungere di uno stato di normalità che io non riesco a immaginare prima di un anno. La crisi del settore turistico alberghiero, a cascata, ha ripercussioni anche su altri settori, prima fra tutti la filiera agroalimentare. Le produzioni delle aziende agricole vengono destinate per buona direttamente alle tavole dei cittadini; altra parte viene destinata alla ristorazione per cui si capisce la notevole perdita per il settore…”.

L’Inps reggerà anche senza l’introito dei contributi provenienti da imprese e partita iva?
“Secondo me si, non sarà facile ma sono sicuro che la governance dell’istituto previdenziale sarà in grado di continuare a dare risposta e un minimo di serenità ai pensionati italiani. Approfitto delle sua domanda per ribadire che, ad emergenza finita, bisogna riprendere con forza l’avviato processo di riforma del sistema previdenziale anche alla luce degli effetti nefasti del covid-19”.

Chi percepisce il reddito di cittadinanza avrà diritto anche ai bonus?
“No già il Reddito di cittadinanza è un sussidio di contrasto alla povertà”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Un nuovo welfare per chi non è autosufficiente

Domenico Turano

Vini solidali ed economia sociale. La Cia-Agricoltura: welfare rigenerativo per difendere produttori, consumatori e comunità dalla crisi

Marco Santarelli

Oltre Covid-19, dalle colonne di welfare è nato un E-Book

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.