giovedì, 2 Maggio, 2024
Salute

Pediatri e Associazioni dei pazienti scrivono al Ministero della Salute: “Sigarette elettroniche rischiose per la salute dei ragazzi”

Il crescente uso di sigarette elettroniche tra i ragazzi e le ragazze già nelle scuole secondarie di primo grado preoccupa i pediatri e alcune associazioni di pazienti. La Società Italiana di Pediatria, insieme ad altre società scientifiche pediatriche e organizzazioni, ha recentemente inviato una lettera al Ministro della Salute per chiedere una regolamentazione più severa sugli aromi e sulle campagne di marketing. Oltre al rischio di iniziare a fumare, la lettera sottolinea le crescenti evidenze sugli effetti acuti delle sigarette elettroniche sulle vie respiratorie, come tosse cronica, respiro sibilante e asma. A ciò si aggiungono la scarsa consapevolezza dei ragazzi sui rischi per la salute e il mancato controllo sulle vendite ai minori con il 75% dei giovani tra 13 e 15 anni che dichiara di non avere ricevuto un rifiuto dal venditore a causa dell’età.

Le richieste nella lettera

“Assicurare maggiori controlli nella vendita di dispositivi contenenti tabacco e nicotina ai minori, regolamentare le aromatizzazioni che incentivano il loro utilizzo tra i giovani e mettere in campo campagne di sensibilizzazione sul tema”, sono alcune delle richieste contenute nella lettera firmata dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), dalla Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP), da Federasma e Allergie – Federazione Italiana Pazienti OdV e dall’Associazione nazionale pazienti Respiriamo insieme – APS. A motivare la presa di posizione dei pediatri è l’età sempre più precoce in cui si iniziano a usare questi dispositivi, con il 20% dei ragazzi tra i 13 e 15 anni – come si precisa nella lettera – che usa abitualmente la sigaretta elettronica e il 14% che usa prodotti a tabacco riscaldato. Tra questi fumatori abituali il 51% dichiara di avere voglia di fumare come prima cosa al mattino o che, dopo aver fumato, sente un forte desiderio di fumare nuovamente, segni questi di dipendenza da nicotina.

Di cosa si tratta

“Il mondo delle sigarette elettroniche include una vasta gamma di dispositivi che erogano nicotina, simulando l’esperienza del fumo tradizionale senza la combustione del tabacco. Questi sono disponibili principalmente in due forme: i sistemi ‘heat-not-burn’ (a tabacco riscaldato non bruciato) e le sigarette elettroniche vere e proprie, di cui i modelli ‘pod- mod’ hanno quasi del tutto sostituito i vecchi sistemi a ricarica ‘liquida’, indirizzando il mercato verso il consumo ‘usa e getta. Questi dispositivi e il vapore da essi generato contengono, oltre alla nicotina, anche solventi, aromi e spesso sostanze nocive non dichiarate come dimostrato da studi scientifici sull’argomento”, si legge nel comunicato della Società Italiana di Pediatria.

I rischi per la salute

“La Commissione europea su ambiente, salute, rischi ambientali ed emergenti (Scientific Committee on Health, Environmental and Emerging Risks, SCHEER) prosegue la lettera- si è espressa sui rischi per la salute associati all’uso di dispositivi che dispensano nicotina. Oltre alla dipendenza da nicotina sono stati sottolineati anche gli effetti di tipo irritativo a carico del tratto respiratorio anche con sintomi asmatici acuti a causa dell’esposizione a polioli e aldeidi (dolcificanti naturali) e a nicotina. Poco noti sono gli effetti a lungo termine sul sistema cardiovascolare e respiratorio per l’esposizione a nitrosamine, acetaldeide e formaldeide”. Inoltre, negli adolescenti le sigarette elettroniche predispongono all’uso della sigaretta tradizionale, come dimostra uno studio di meta-analisi (tecnica clinico-statistica quantitativa) che riassume dati europei e nord-americani e come sottolineato anche da SCHEER.

Le proposte dei pediatri

Nella lettera i pediatri chiedono quindi di assicurare “un rigoroso controllo della vendita dei dispositivi contenenti tabacco e nicotina ai minori, contribuendo così alla iniziativa della Commissione Europea di avere entro il 2028 la prima generazione ‘tabacco-free’”. Per pediatri e associazioni dei pazienti, importante è poi vietare la cessione a titolo gratuito ai minori non solo dei dispositivi, ma anche delle ricariche, di cui nella gran parte dei casi vengono omaggiati e programmare iniziative per garantire il divieto di marketing, anche occulto, diretto ai ragazzi sulle piattaforme digitali. In più, occorre equiparare la regolamentazione sulle aromatizzazioni che favoriscono l’uso tra i ragazzi a quella delle sigarette tradizionali, proibendo le vendite di prodotti contenenti mentolo o frutta associati a tabacco e nicotina. Infine, nell’appello si sottolinea l’importanza di contrastare questa tendenza con politiche mirate, per esempio, programmando una campagna di sensibilizzazione nazionale per personale sanitario, genitori, adolescenti e personale della scuola con modalità atte a poterla diffondere agli adolescenti e sui media.

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