sabato, 4 Maggio, 2024
Attualità

Mattarella: “Con Einaudi l’Italia ritrovò la dignità persa con il fascismo”

I 150 anni dalla nascita del primo Capo dello Stato

Ieri, a 150 anni esatti dalla sua nascita, la Repubblica italiana ha reso omaggio a una tra le figure di spicco della storia del Paese: Luigi Einaudi primo Capo dello Stato eletto secondo le regole della Costituzione del 1948. E’ stato Sergio Mattarella, in un messaggio, a riconoscere in lui uno dei costruttori più importanti della democrazia, “un uomo di straordinario prestigio internazionale”, che ha contribuito in modo significativo alla ricostruzione dell’Italia nel dopoguerra, aiutando il Paese a riconquistare la dignità perduta durante il periodo fascista. Il Presidente ha espresso il rispetto e la gratitudine della comunità nazionale nei confronti di questo vero “padre della patria”, sottolineando il ricco patrimonio di pensiero, azione politica, equilibrio istituzionale e coerenza personale che ha lasciato in eredità. “Economista di vasta cultura, sensibile ai temi dell’equità sociale, democratico autentico”, così lo ha definito il Capo dello Stato, ricordando il coraggio dimostrato da Einaudi nel firmare nel 1925 il Manifesto degli intellettuali non fascisti di Benedetto Croce. Attraverso la sua intelligenza e passione, Einaudi si dedicò con determinazione alla ricostruzione del Paese, e in seguito, come Presidente della Repubblica, lavorò instancabilmente per consolidare la nuova democrazia italiana.

Tanti ruoli

Einaudi ha ricoperto numerosi ruoli chiave nella storia politica e istituzionale italiana: Costituente, Ministro, Vicepresidente del Consiglio e Governatore della Banca d’Italia: “In ogni incarico, ha lasciato il segno con sobrietà, misura e una grande fede nella libertà, contribuendo a riaffermare i valori fondamentali che hanno permesso all’Italia di risollevarsi dalle macerie della guerra e della dittatura”. Secondo Mattarella, il suo profondo europeismo è stato un altro elemento distintivo della sua visione del futuro, evidenziando la sua lungimiranza e il suo impegno per un’Italia integrata nel contesto europeo. In conclusione, il Capo dello Stato ha sottolineato l’importanza vitale dell’insegnamento di Einaudi, che continua a essere prezioso per l’Italia contemporanea, richiamando tutti i cittadini a riflettere sui valori di democrazia, libertà e impegno sociale che hanno caratterizzato la vita e l’opera di questo straordinario statista italiano.

Le altre istituzioni

La figura di Einaudi ieri è stata ricordata dalle più alte cariche istituzionali, a partire dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana che ha parlato di uno statista di grande lungimiranza, che ha anticipato di decenni questioni oggi attualissime: “Come è attualissimo il suo insegnamento, fondato sulla conoscenza come base delle scelte. L’auspicio è che questa ricorrenza possa rappresentare un’ulteriore occasione per riscoprirne l’eredità intellettuale. Grazie alla Fondazione per il prezioso lavoro che realizza, soprattutto nella promozione del messaggio einaudiano alle nuove generazioni”. Anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha voluto omaggiare l’economista e il politico liberale, ma anche Senatore del Regno, deputato all’Assemblea costituente, senatore della Repubblica e soprattutto primo presidente eletto della nostra Repubblica: Un protagonista della nostra storia”.

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