sabato, 27 Aprile, 2024
Lavoro

Sicurezza sul lavoro: 26 decreti fermi al palo

“Di fronte al crollo di Firenze che ha causato la morte di 5 operai edili e 2 feriti di cui uno grave, siamo pronti a ogni ulteriore iniziativa utile a recuperare il gap che si è accumulato negli anni nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro nel nostro Paese, ed evitare che queste tragedie possano ripetersi. A questo proposito ricordiamo al Pd che la patente a punti per gli appalti in edilizia è già prevista dal Testo unico sulla sicurezza del 2008. Tuttavia i vari Governi Letta, Renzi, Gentiloni e Conte che da allora si sono avvicendati non hanno attuato nessuno dei 26 decreti previsti dal Testo unico e dalle successive modifiche.”

La parlamentare Chiara Tenerini, responsabile nazionale lavoro di Forza Italia non ha usato mezzi termini richiamando l’attenzione soprattutto su quanto ancora resta da fare a garanzia dei lavoratori, sottolineando, in un comunicato stampa, che il centrodestra ha posto con forza il tema della sicurezza sul lavoro in questo primo anno di Governo, raddoppiando i fondi e incentivando gli interventi per migliorare le condizioni di salute dei lavoratori.

Condividendo le carenze normative segnalate dall’onorevole Tenerini, Antonio Lombardi, presidente nazionale di Federcepicostruzioni, organizzazione di categoria che vanta oltre 10.000 imprese iscritte,  ha detto di essere pienamente d’accordo sull’introduzuone della Patente a punti, prevista peraltro dal Testo Unico in materia di SSL per il settore dell’edilizia.

Si tratta di uno strumento virtuoso volto a verificare l’idoneità delle imprese e dei lavoratori autonomi a svolgere l’attività edilizia, da tener presente nell’affidamento di lavori o incarichi. E’ fuorviante e strumentale, ha aggiunto, scaricare sulla normativa vigente o sull’intero comparto, responsabilità ed omissioni che, ove accertate, non potrebbero che gravare sui singoli.”

La patente a punti richiamata da Chiara Tenerini, consiste nell’assegnazione a ciascuna impresa o lavoratore autonomo un punteggio iniziale, che, in caso di violazioni accertate delle norme della sicurezza, è soggetto a decurtazioni. L’azzeramento del punteggio per ripetute violazioni comporta il blocco dell’attività e la chiusura dei cantieri.

I requisiti per il rilascio della patente a punti sono: iscrizione alla Camera di Commercio e DURC in regola; nomina di un responsabile tecnico in possesso delle adeguate competenze in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; possesso delle idonee competenze sulla salute e sicurezza sul lavoro per i lavoratori autonomi; assenza di procedimenti in corso per l’applicazione delle misure di prevenzione né condanne definitive per aver commesso reati quali riciclaggio, insolvenza fraudolenza o usura; possesso di adeguata attrezzatura tecnica e formazione sull’utilizzo.

“Tra i 26 decreti ancora fermi al palo, ha continuato la Tenerini, c’è anche quello attuativo relativo al sistema di qualificazione delle imprese, in grado di premiare chi rispetta le norme sulla sicurezza ed escludere dal mercato gli operatori che le violano, previsto dall’articolo 27 del decreto legislativo 81 del lontano 2008. Invito quindi il Pd e tutte le forze di opposizione a evitare polemiche in un momento che richiede senso di responsabilità;  noi continueremo a impegnarci per aumentare soprattutto la prevenzione oltre ai controlli  e le misure di sicurezza sui luoghi di lavoro”.

Per garantire ambienti di lavoro più sicuri infatti è fondamentale che le imprese rivedano i propri contesti organizzativi e produttivi in modo da contenere il fenomeno infortunistico attraverso una serie di misure di prevenzione attraverso la pianificazione, il controllo e il monitoraggio delle attività e degli adempimenti previsti dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

Il sistema di qualificazione delle imprese rappresenta l’insieme delle regole e dei procedimenti volti da un lato ad escludere dal mercato operatori non regolari o scarsamente preparati e, dall’altro invece, a premiare i soggetti più affidabili sotto il profilo morale, tecnico e professionale.

Tale sistema mira a definire modelli virtuosi per le imprese che, innanzitutto, devono rispettare le disposizioni normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, e anche applicare determinati standard contrattuali e organizzativi nell’impiego della manodopera, in relazione agli appalti e alle varie tipologie di lavoro, compreso il lavoro flessibile.

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