giovedì, 9 Maggio, 2024
Salute

L’Azienda ospedaliera Federico II di Napoli per la medicina sociale pediatrica

I piccoli pazienti al centro dell’attenzione tra iniziative e donazioni

“Nonostante l’elevata rilevanza epidemiologica di questa patologia dermatologica, il numero di pazienti affetti che si rivolgono ai centri di riferimento risulta essere di gran lunga inferiore a quello atteso”. Lo dice la professoressa Maddalena Napolitano, responsabile scientifico del progetto di contrasto alla dermatite atopica dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli che sabato propone nella sede di Dermatologia clinica (Rotonda Diaz, via Caracciolo) visite gratuite per pazienti pediatrici. Un team di medici sarà a disposizione mattino e pomeriggio per visitare giovani pazienti. “L’iniziativa”, spiega Napolitano, “mira a proporre un sistema di adeguato supporto e assistenza domiciliare che possa incrementare le possibilità diagnostico-terapeutiche e l’afflusso dei pazienti con forme moderate-gravi della malattia ai centri di riferimento”.

Supportare le famiglie

“Si tratta di un altro passo della dermatologia federiciana verso una medicina sociale che rientra negli obiettivi di Terza Missione a sostegno della cura a 360 gradi di tutti i pazienti, anche dei più piccoli”, spiegano gli ideatori del progetto. La dermatite atopica presenta un notevole impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti, specialmente di quelli pediatrici, con conseguenti influenze devastanti sulla sfera psico-emotiva. Il professor Massimiliano Scalvenzi, direttore della Uoc di Dermatologia Clinica, rivela che uno degli obiettivi è anche quello di “supportare soprattutto le famiglie per evitare l’isolamento diagnostico-terapeutico dei pazienti con atopia medio-grave”. Presso la Rotonda Diaz verranno installate postazioni mobili adeguatamente allestite e inoltre, al fine di rendere l’ambiente più accogliente e familiare, i piccoli pazienti saranno allietati da giocolieri, mangiafuoco e varie attrazioni ludiche.

Donato un elettrostimolatore

Sempre nella Azienda ospedaliera napoletana è appena arrivato un nuovo macchinario destinato ai piccoli pazienti che afferiscono alla Chirurgia Pediatrica diretta dal professor Ciro Esposito; si tratta di un elettrostimolatore (del valore di circa 8 mila euro) ed è stato donato dall’Associazione Onlus Donne per il Sociale, rappresentata dalla presidente Patrizia Gargiulo. Il macchinario serve al trattamento dei pazienti con malformazioni congenite dell’apparato digerente e dell’apparato urinario e genitale. “Una donazione per noi molto importante – sottolinea il professor Esposito – in chirurgia ed urologia pediatrica ci occupiamo della cura delle malformazioni congenite e l’elettrostimolatore è uno strumento che viene utilizzato durante gli interventi chirurgici che richiedono una ricostruzione dei piani muscolari per far ottenere una continenza fecale o urinaria ai pazienti con malformazioni congenite.” L’elettrostimolatore consente di identificare con precisione le fibre muscolari che saranno utilizzate per la ricostruzione che diversamente sarebbero difficilmente identificabili a occhio nudo.

Chirurgia pediatrica

“La chirurgia pediatrica è una delle grandi eccellenze della nostra Azienda – ricorda il direttore generale Giuseppe Longo – un punto di riferimento per i piccoli pazienti fragili con gravi patologie malformative che grazie alle nuove tecnologie, alla chirurgia mini-invasiva e alla chirurgia robotica riescono a guarire da patologie complesse e a riprendere la loro vita”.

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