domenica, 5 Maggio, 2024
Economia

Conferenza Icesp su Materie prime critiche in Italia: “Accelerare la transizione circolare attraverso il recupero delle Mpc da fonti secondarie”

Si è svolta a Roma la VI Conferenza annuale ICESP: “Materie prime critiche e strategiche: fonti secondarie per l’approvvigionamento”. La Piattaforma italiana degli attori per l’economia circolare (ICESP), lanciata sei anni fa come hub italiano dell’analoga iniziativa europea (ECESP), riunisce oltre 800 esperti provenienti da circa 300 soggetti, tra istituzioni pubbliche, imprese e associazioni di categoria, mondo della ricerca e società civile. In apertura del convegno, tenutosi lo scorso martedì presso la sede di Unioncamere, è intervenuto il presidente di ENEA, Gilberto Dialuce, che ha spiegato: “ICESP, che ENEA ha promosso nel 2018, dà un importante contributo alla transizione del nostro Paese verso l’economia circolare. ENEA ha una competenza ampia e interdisciplinare su tutti gli aspetti dell’economia circolare, con azioni che riguardano l’intera catena dell’implementazione delle risorse. A livello nazionale supporta i ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e delle Imprese e Made in Italy e dà il suo contributo al Tavolo nazionale materie prime critiche e alla Piattaforma italiana del fosforo, mentre a livello europeo partecipa a progetti e iniziative come l’European Raw Materials Alliance”.

L’Italia importa oltre il 99% delle Mpc

Anche il presidente di ICESP e direttore del Dipartimento ENEA Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei sistemi produttivi e territoriali, Roberto Morabito, intervenendo al convegno ha asserito: “Il focus di quest’anno della Conferenza è sulle materie prime critiche, tema cruciale per l’Unione europea, che da oltre 15 anni ha messo in campo una Strategia periodicamente aggiornata e soprattutto, per l’Italia, uno dei Paesi più poveri di materie prime critiche, costretto a importare oltre il 99% di materie prime critiche necessarie per le filiere industriali hi-tech da Paesi, in alcuni casi, caratterizzati da forte instabilità politica e sociale”. Morabito ha poi proseguito, confermando che, “finalmente, anche in Italia si sta ponendo con forza questa tematica” mediante l’inserimento nella Strategia nazionale per l’economia circolare e l’istituzione del tavolo materie prime critiche, coordinato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Necessarie all’innovazione

Nella prima sessione della conferenza sono stati illustrati i punti di vista dei ministeri, delle imprese e dei giovani. Nel corso della seconda sessione, i gruppi di lavoro ICESP hanno spiegato i risultati delle attività svolte nel 2023. “La transizione ecologica e la digitalizzazione – ha chiarito Claudia Brunori, vicedirettore all’economia circolare dello stesso Dipartimento ENEA – implicano un aumento significativo dell’uso delle materie prime critiche, ossia quelle materie necessarie per l’innovazione, che garantiscono elevate prestazioni hi-tech. Si stima un aumento della domanda di terre rare di 4,5 volte entro il 2030 per le turbine eoliche e un aumento della domanda di litio per le batterie dei veicoli elettrici di 11 volte entro il 2030”. “Il riciclo da fonti secondarie – ha concluso Brunori – è uno dei pilastri nella strategia europea di approvvigionamento sostenibile delle materie prime critiche, che rimane ancora troppo poco sfruttato: occorrono impianti, tecnologie innovative ad elevata efficienza e selettività, semplificazione normativa e politiche abilitanti. L’economia circolare in generale può giocare un ruolo strategico, ma servono iniziative ad ampio spettro d’azione, dall’ecodesign all’uso e riuso fino alla valorizzazione dei prodotti a fine vita”.

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