sabato, 27 Aprile, 2024
Salute

Stagione influenzale alle porte, secondo le stime si ammaleranno 6 milioni di italiani di cui il 30% bambini

Secondo gli esperti la stagione influenzale è alle porte con tre virus principali circolanti, oltre ad altri 262 ‘virus cugini’: l’influenza stagionale, il Covid-19 e il virus respiratorio sinciziale. A tal proposito, si stima che si ammaleranno di influenza tra i 5 e i 6 milioni di italiani di cui il 30% saranno bambini. Il tasso di incidenza dipenderà dai ceppi virali in circolazione e dalle condizioni climatiche, dagli sbalzi di temperatura e dagli ambienti secchi, che in particolare riducono le difese delle vie aeree alte. In particolare, l’influenza nei più piccoli sarà altresì determinata da un sistema immunitario non ancora maturo. Questi sono i principali argomenti trattati dalla dott.ssa Roberta Levi, Pediatra presso la casa di cura Madonnina di Milano, intervistata da Marco Klinger per Medicina Top, (Italpress).

Il fai da te non va bene

“Durante l’inverno proprio perché i bambini vivono di più in ambienti chiusi si ammalano maggiormente – ha asserito Roberta Levi, precisando – si stimano circa 5-6 episodi infettivi durante l’inverno. Le patologie più frequenti sono le infezioni alle alte vie respiratorie, quindi i pediatri vengono chiamati per questo motivo: raffreddori che durano per più tempo, mal di gola o tossi che non passano mai. Queste forme sono prevalentemente di natura virale, non necessitano di antibiotico – ha ricordato – Poi ci sono le forme batteriche o virali che si trasformano in batteriche, ma per l’antibiotico bisogna sempre rivolgersi al pediatra. Il fai da te non va bene”.

Come intervenire

In caso di influenze nei bambini: “Se nonostante la febbre è vivace, ha appetito o con l’antipiretico torna a essere attivo, non preoccupa – ha dichiarato la Pediatra, puntualizzando – sono invece preoccupanti i bambini sotto i tre mesi, il bambino che non beve e ha disidratazione o che ha associata una malattia dolorosa come il mal di testa o quando nonostante l’antipiretico non migliora”. In merito a come intervenire per contenere i contagi, l’esperta ha asserito: “Sicuramente occorrerebbe evitare luoghi chiusi e affollati, a parte la scuola che non è evitabile. All’infuori di questa, stare all’aperto per quanto possibile e compatibilmente col clima” per consentire una rapida guarigione. “Fa bene il movimento quotidiano, l’attività sportiva, tutto questo rinforza il sistema immunitario – ha aggiunto la dottoressa-. È bene evitare di mandare i bambini a scuola se hanno ancora tosse o raffreddore, evitare il contatto con persone malate, soprattutto nei primi giorni della malattia. Bisogna evitare di scambiarsi bicchieri, posate, strumenti di lavoro a scuola con altri bambini, lavarsi sempre le mani prima di mangiare, bisogna cercare di trasmettere queste informazioni”. Sana alimentazione Per quanto riguarda i cibi da preferire quando si ha l’influenza, la Levi ha indicato: “Cibi sani, frutta, verdura, meno merendine e cibi non preconfezionati, – ma soprattutto – va curata l’idratazione, il bambino deve bere quel che riesce a bere, per esempio le spremute sono fonti di vitamina C e possono essere d’aiuto in questa stagione”. Durante l’intervista la dottoressa ha chiarito: “Le neo mamme alla prima esperienza sono spesso molto ansiose, è un’ansia generata da altre mamme, dal bombardamento di consigli e informazioni da amiche, internet e cose che si leggono. È importante avere una persona di riferimento, di fiducia, che possa calmare l’ansia e risolvere i dubbi”. Vaccinazione Infine, la Pediatra ha parlato della vaccinazione antinfluenzale per i più piccoli: “È consigliata a tutti i bambini dai 6 mesi di età, in più è particolarmente consigliata a chi va già a scuola o ai più fragili. In questi ultimi con una patologia di base, un’influenza potrebbe essere più grave o peggiorare la loro malattia”.

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