sabato, 4 Maggio, 2024
Regioni

Milano, si inaugura la stagione sinfonica della Società dei Concerti

MILANO (ITALPRESS) – La Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz, tra le più rinomate orchestre tedesche con una storia centenaria, apre la Stagione concertistica 2023/2024 della Fondazione Società dei Concerti di Milano. Dopo la fase difficile causata dalla pandemia, anche le orchestre straniere tornano a calcare il palcoscenico milanese con regolarità, confermando l'impegno della Fondazione nel proporre un'offerta di grandissimo pregio. La stagione completa della Fondazione Società dei Concerti si compone di tre serie di spettacoli lungo tre archi temporali: la "Serie Smeraldo" in scena dall'11 ottobre 2023 fino al 29 maggio 2024, la "Serie Rubino" dal 18 ottobre al 12 giugno e la "Serie Zaffiro" dall'8 novembre al 29 maggio. Ad impreziosire l'offerta 2023/2024 sono inoltre previsti due concerti straordinari, in particolare il recital in esclusiva a Milano del celebre pianista Evgeny Kissin, previsto per il 20 gennaio 2024. Il concerto di mercoledì 11 ottobre 2023 rappresenta la serata inaugurale della Stagione e la prima per la "Serie Smeraldo", un'edizione ricchissima che ha inteso coinvolgere non solo grandi nomi del panorama musicale contemporaneo ma anche giovani talenti internazionali che meritano di essere conosciuti anche nel nostro Paese. "L'incompiuta compiuta", questo il titolo della serata, si terrà alle ore 20:45 nella Sala Verdi in via Conservatorio 12 a Milano. Il complesso orchestrale sarà guidato dal grande maestro Mario Venzago, direttore di fama internazionale, mentre al pianoforte si esibirà Ying Li, la giovane pianista cinese già vincitrice del Premio internazionale Antonio Mormone. Il programma della serata prevede due brani di Franz Schubert Fierrabras Ouverture D796 e Sinfonia D 759 "Incompiuta" (versione ricostruita e completata da R. Duenser e in prima esecuzione milanese) oltre al Concerto per pianoforte e orchestra in mi maggiore n. 3 BB 127, SZ 119, ultimo lavoro del compositore ungherese Béla Bartók, il cui cuore è il secondo movimento, Adagio religioso, di estrema rarefazione e drammatica malinconica quiete. (ITALPRESS). Foto: Ufficio Stampa Società dei Concerti trl/com 04-Ott-23 17:13

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