mercoledì, 1 Maggio, 2024
Turismo

L’estate, salvata dalle presenze straniere

Assoturismo: mercato interno in calo, serve l’innovazione del Pnrr

Battuta d’arresto per il turismo. Il primo bilancio ha numeri chiari, dagli entusiasmi dei primi mesi dell’anno si è passati ad una crisi di presenze, quelle degli italiani che hanno dovuto fare le spese con più urgenze e necessità economiche. A indagare sui problemi della “domanda interna”, è la Confesercenti.

La flessione inaspettata 

“I risultati positivi di inizio 2023 avevano creato le aspettative per un’estate da record. E invece il turismo ha subito una battuta di arresto”, scrive Assoturismo Confesercenti, nella indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, su un campione di 1 449 imprenditori della ricettività, “A registrare una performance negativa è stata proprio la domanda interna con una netta flessione degli italiani (-5,7%)”.

Meno 3 milioni di pernottamenti

Crescono, invece, e salvano la stagione, gli stranieri con un aumento del +3,6%. In totale il trimestre estivo 2023 potrebbe chiudere con un -1,4% di pernottamenti. I dati sono il frutto del bilancio dei mesi di giugno, luglio e agosto.

In valori assoluti, i turisti registrati nelle strutture ricettive risulterebbero circa 50,5 milioni, per un totale di circa 207 milioni di pernottamenti, 3 milioni in meno rispetto al 2022.

La flessione di presenze 

Nel dettaglio si assiste ad una marcata flessione del movimento turistico delle località marine (-3,2%) e delle aree rurali e di collina (-3,1%). Una buona crescita è stata segnalata dalle strutture delle città e dei centri d’arte (+2,7%), mentre per quelle dei laghi e della montagna le stime indicano una sostanziale stabilità. In flessione anche l’offerta termale.

Le presenze straniere 

Per le provenienze dall’estero, i mercati che hanno fatto registrare una crescita significativa risultano i francesi, olandesi, statunitensi e polacchi. In leggero aumento anche gli arrivi provenienze dalla Repubblica Ceca, Belgio, Svizzera, Australia, Canada, Ungheria, Spagna e Regno Unito. Stabilità per i turisti di Brasile, Germania, Scandinavia, Corea del Sud e Israele. In calo indiani, austriaci, cinesi e giapponesi.

Al di sotto delle attese 

“Il turismo estivo”, evidenzia Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti, “ha tenuto ma siamo sicuramente sotto le attese di inizio stagione. Ad incidere sui flussi turistici l’inflazione, che da un lato non ha permesso alle aziende di mantenere stabili i prezzi e dall’altro ha intaccato la capacità di spesa dei turisti; la tragica alluvione dell’Emilia Romagna, a cui si sono aggiunte le prolungate ondate di calore e l’incertezza meteo; l’impennata delle tariffe aeree sulle tratte nazionali e le difficoltà operative dei voli da e per la Sicilia; la mancanza del mercato russo e ucraino assenti ormai dall’inizio della guerra”.

Serve l’innovazione del Pnrr

E per il mese di settembre non c’è ottimismo, anche se la situazione potrebbe migliorare. “Bisogna supportare l’intera filiera dell’economia turistica, utilizzando le risorse del Piano nazionale di ripresa”, propone Messina, “per affrontare i problemi storici del nostro turismo, come ad esempio il nodo infrastrutture, e intervenire per contrastare e ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici”.

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