sabato, 11 Maggio, 2024
Attualità

Caro-voli: i consumatori protestano, “il decreto non basta”

Prezzi dei biglietti oltre il 200 per cento della tariffa media

Penalizzate le isole

Sul caro voli è in pieno svolgimento il braccio di ferro tra il Governo e compagnie aeree. Decreto legge “asset” contro algoritmi che controllano i prezzi. Tentativo di calmerare il mercato e tentativo di approfittarne per le impennate di viaggiatori. Questi giorni di esodi estivi, infatti, continuano a far registrarsi picchi di costo dei biglietti superiori al 200% della tariffa media. Dalila Loiacono, segretario nazionale di Adicu, associazione di consumatori, dice che la priorità è quella di “calmierare i prezzi dei biglietti aerei nazionali da e per le isole, avviando anche dei meccanismi di dialogo condivisi, rappresenta una necessità in quei territori ove manca la continuità territoriale e sono evidenti gli svantaggi strutturali che derivano dall’insularità comprimendo così i diritti di accesso dei cittadini.” Da e per le isole non viaggiano soltanto i turisti, ma c’è un bacino di utenza locale che in questo modo viene penalizzato rispetto al resto d’Italia. 

No profilazione con algoritmi

“Occorre  trovare delle misure volte a favorire la connettività a prezzi accessibili in linea con le norme che disciplinano il mercato interno prevedendo  soluzioni efficaci per un sistema di mobilità italiano che ha manifestato diverse criticità”, conclude Loiacono.

Quanto all’uso sempre più diffuso di algoritmi in grado di “personalizzare” il costo del biglietto e variarlo in base a una serie di parametri, quasi sempre tutti sfavorevoli a chi li acquista. La segretaria nazionale di Adicu chiede che sia vietato: “andrebbe vietato tout court giacche costituisce una pratica scorretta che induce il consumatore a prendere una decisione che senza dubbio non avrebbe mai preso e comporta un pregiudizio economico per l’utente.”

Mercato libero, ma diritto mobilità

Fa eco all’Adicu Franco Gattinoni presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio: “ora seguiremo con attenzione l’iter parlamentare del decreto, ma bisogna sicuramente conciliare le istanze del libero mercato con il diritto alla mobilità delle persone. Accogliamo con favore l’attenzione del Governo nei confronti del turismo verso le isole e della continuità territoriale.” “I rincari che abbiamo registrato su alcune tratte, la discontinuità dell’offerta, i ritardi, le cancellazioni e i disservizi conseguenti”, aggunge Gattinoni, “rappresentano qualcosa di inaccettabile che penalizza il turismo organizzato proprio come accade all’utente finale. Inoltre i vettori low cost non collaborano con la filiera, ecco perché bisogna intervenire a protezione del consumatore che si affida a un agente di viaggi o a un tour operator per la gestione del proprio viaggio. Adesso è il momento, comunque, di aggredire il problema alla radice, con un serrato confronto inter-istituzionale per ridisegnare le strategie del settore del trasporto aereo”.

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