giovedì, 18 Aprile, 2024
Sanità

Contratto e ospedali. Di Silverio (Anaao-Assomed): le nostre proposte al Governo per fermare il declino della sanità pubblica

Torna alla carica l’Associazione de Anaao Assomed per definire le proposte da presentare al Governo per il rilancio del Servizio sanitario nazionale e del loro contratto di lavoro.
“Mai come oggi è a rischio il sistema di cure pubblico”, dice il segretario nazionale dell’Anaao Assomed, Pierino Di Silverio nell’aprire i lavori della Assemblea dei segretari aziendali dell’Associazione, “perché il vero Ministero della salute è il Ministero delle Finanze e perché esiste un disegno di legge che tende a continuare a depauperare le risorse pubbliche insistendo sul divario storico, politico ed economico esistente fra regioni più ricche e meno ricche”.

Crollo del sistema sociale

Per Di Silverio, “non possiamo non costruire delle mura forti intorno alla salute perché se crolla la salute crolla il sistema sociale”, puntualizza e spiega, “Il rapporto medico-paziente si è trasformato in un rapporto economicistico e questo mina le basi della professione.
Qui l’opera del sindacato è fondamentale”, fa presente il leader dell’Anaao, “a partire dal contratto collettivo nazionale di lavoro per contribuire a migliorare le condizioni di lavoro.
Occorre un contratto innovativo, che non si fermi all’aspetto economico, ma che incida sulla organizzazione del lavoro.
Il Contratto di lavoro, deve tornare ad essere uno strumento a tutela del professionista, un vestito cucito intorno al professionista, non una gabbia salariale e organizzativa”.

Le proposte al Governo

L’Associazione dei medici e dirigenti sanitari, insiste come il nuovo contratto debba tenere conto delle sopravvenute modalità di “esecuzione della professione e delle nuove modalità di vita del dirigente medico e sanitario”, sottolinea ancora Di Silverio, “Oggi la risorsa più preziosa di cui il Ccnl deve tenere conto è il tempo del dirigente medico e sanitario.
Il Governo ha accolto alcune nostre richieste per garantire ai medici in formazione una formazione più europeista, meno legata alle università.
Altre richieste rimangono ad oggi inascoltate come la nostra necessità di uno scudo penale o interventi legislativi che vediamo come necessari: il medico per quando deve ancora rimanere all’interno della Pa?”. “Altra richiesta che ci sta a cuore”, prosegue il segretario dell’Anaao Assomed, “è la necessità urgente di una integrazione fra ospedale e territorio che non solo salvi i PS, ma agisca sul decreto 77 prendendo in considerazione il decreto 70 è un errore”.

Il patto con i cittadini

L’ultima manifestazione tenuta dall’Intersindacale medica a Roma martedì scorso ha messo in evidenza il ruolo dei cittadini e Associazioni dei malati che si sono schierate dalla parte dei medici. “La nostra nuova identità sindacale non può più prescindere dalla nostra controparte: i cittadini. Senza i cittadini non possiamo arrivare alla politica. Attraverso la firma del Manifesto unitario continueremo con le Mobilitazioni montanti e permanenti con l’obiettivo di una grande marcia su Roma a settembre. Il segnale del lavoro positivo di Anaao sono i suoi 25 mila iscritti. Ma, è un punto di partenza, che ci deve portare verso il sistema di cure garantito e salvaguardia del nostro lavoro”.

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