martedì, 21 Maggio, 2024
Esteri

Il boom dei “babygirl”: come i social usano il termine per definire diverse tipologie maschili

Nel mondo social, il personaggio di “Succession” Kendall Roy è stato descritto come molte cose: depresso, alla disperata ricerca di attenzioni. Ma per il suo accanito seguito, Kendall, interpretato da Jeremy Strong, è solo una “babygirl”. In internet, il termine non è dispregiativo. E’ stato riproposto dai fan online per etichettare i loro uomini preferiti. Sia che siano di fantasia o che siano reali. “Babygirl”, spesso scritto come una unica parola, è diventato popolare non per le femmine, ma per attori o personaggi maschili. Negli ultimi mesi, “babygirl” è diventato un termine generico che si applica a una vasta gamma di uomini. Alcuni hanno usato il termine per descrivere un uomo percepito come vulnerabile e sottomesso, mentre altri lo usano per quelli cupi e scontrosi. Le metriche esatte di ciò che rende un uomo un “babygirl” sono libere. Una definizione esatta della parola non esiste. Il termine è stato applicato all’attore Pedro Pascal , così come a Joel, il personaggio che interpreta nello show della HBO “The Last of Us”. È stato usato per descrivere la vulnerabilità dell’attore Paul Mescal e la stranezza dell’attore Willem Dafoe . Le ragazze definiscono “babygirl” anche l’uomo più oscuro, meditabondo, malinconico e torturato che esista. Nel 2023, il termine è esploso sui social. Spesso legato alla messa in onda di puntate televisive popolari, entrando anche nel vocabolario mainstream di internet. Alcuni esperti notano che “babygirl” segna un’interessante pietra miliare nella linguistica web. Quello in cui un termine femminile viene applicato a una figura maschile in modo non peggiorativo o dispregiativo. Sylvia Sierra, assistente professore di comunicazione e studi retorici presso la Syracuse University, ha affermato che il sessismo e la misoginia sono alla radice del motivo per cui gli uomini eteronormativi spesso si rifiutano di essere chiamati con un termine femminile. In genere, c’è una valenza negativa associata a questi termini per le donne. Con “babygirl”, non lo vedi. In realtà viene utilizzato in modo positivo, come se stessi evidenziando qualità favorevoli in un uomo. Per la Sierra, i social media accelerano la diffusione, in alcuni casi l’accettazione, di parole e termini che sfidano il genere. Non è improbabile che il termine decolli anche nella vita reale. Non è chiaro chi abbia coniato “babygirl” per gli uomini; Il primo caso documentato è in un post del 2017 su Wattpad, una piattaforma gratuita in cui le persone scrivono storie. Da lì, il termine è cresciuto su siti come Tumblr ed è stato utilizzato prevalentemente nei fandom per descrivere personaggi maschili.

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