Allo Spazio Risonanze (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone), il Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro, Gianni Letta e la curatrice Annalisa Bini, presentano il volume Dolci inganni, soavi catene (Edizioni Accademia Nazionale di Santa Cecilia) che raccoglie i saggi rossiniani di Bruno Cagli. A poco più di quattro anni dalla scomparsa, l’Accademia lo ricorda con questo volume, un excursus completo che muove dagli anni giovanili, quando Cagli per un breve periodo fu critico musicale del “Paese sera”, fino alla maturità. I saggi, scritti fra il 1971 e il 2012, esplorano il ‘fenomeno Rossini’, seguono i cambiamenti dei gusti del pubblico e le nuove strade prese dal dibattito culturale in Italia, si soffermano sul predominio del Rossini buffo, sul Rossini serio nella programmazione di molti palcoscenici.
Cagli è stato, con Philip Gossett e Alberto Zedda, un pioniere della Rossini renaissance, culminata nel 1992 con il bicentenario della nascita di Rossini. A quell’epoca risalgono infatti alcuni dei suoi scritti più corposi, presenti nella prima parte di questo volume mentre la seconda accoglie numerose note di sala per i maggiori teatri italiani, un genere al quale Cagli ha largamente contribuito. Fin dalla esperienza di critico musicale del “Paese sera”, i suoi scritti si caratterizzano per un tono divulgativo e didattico, un tratto distintivo dei suoi saggi musicologici e delle sue conferenze. Punteggiati di acutissime intuizioni drammaturgiche e di altrettanto lucide analisi storiche, gli scritti di Cagli hanno dunque un impianto ‘dotto’ ma anche molto comprensibile, e soprattutto di godibilissima lettura.
Cagli è stato Presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1990 al 1999 e dal 2003 al 2015. Scrittore e musicologo, è stato anche Direttore artistico della Fondazione Rossini di Pesaro dove ha avviato e diretto il progetto di edizione critica delle opere di Rossini, Direttore artistico della Filarmonica romana, del Teatro dell’Opera di Roma, del Reate Festival, del Festival barocco di Viterbo e del Festival verdiano di Parma in occasione delle celebrazioni del centenario della morte di Verdi. Inoltre, ha lavorato come sceneggiatore e autore per la radio, la televisione e il cinema (Rossini, Rossini di Mario Monicelli).