Sui rifiuti è in corso una guerra: la guerra dei rifiuti. Ne è convinta il sindaco di Roma Virginia Raggi che attraverso Facebook denuncia: “Roma è sotto attacco e non siamo solo noi a dirlo. Parlano i dati, le inchieste e i report delle forze dell’ordine.
In una intervista, realizzata dopo gli eventi che hanno distrutto il Salario e danneggiato Rocca Cencia, il magistrato Roberto Pennisi – procuratore della Direzione Nazionale Antimafia – fornisce la sua chiave di lettura, parlando di un possibile ‘sabotaggio’.
Gli incendi all’interno delle strutture di smaltimento e trattamento dei rifiuti, come dimostrano numerose indagini, sono un’affare in mano alle cosiddette eco-mafie. Affari milionari che coinvolgono tutto il ciclo dei rifiuti, a partire proprio dagli imprenditori che spesso hanno agito in modo illegale. Non solo mafiosi ‘con la coppola’, interni alle cosche, ma spesso piccole associazioni criminali a cui rivolgersi ‘al momento giusto”.
Per Raggi Roma rappresenta un caso unico. “Gli incendi non servivano a bruciare i rifiuti, ma hanno colpito direttamente le strutture pubbliche di Ama. Noi abbiamo reagito, abbiamo alzato la guardia, innalzando i livelli di sicurezza ed il monitoraggio sui nostri siti. Roma non si piega”.