giovedì, 25 Aprile, 2024
Cultura

Mummenschanz, come trasformare il silenzio in musica

I leggendari mimi all’Accademia Filarmonica Romana per festeggiare cinquant’anni di successi e dare il via alla tournée italiana

Si può raccontare una storia meravigliosa senza dire una parola? Sì può se si è dei grandissimi performer, capaci di usare ogni fibra del corpo, ogni muscolo facciale, come un alfabeto da cui partire per creare una nuova grammatica con cui tessere la narrazione. Ma se togliamo anche la mimica facciale e ci affidiamo alla maschera, la suggestione immaginifica cresce, ma la riuscita diventa impresa ardua, perché la maschera ha una fissità, un’espressione unica che contraddice qualsiasi bivio tenti la mimica per allontanarsi da quell’espressione: bisogna essere dei grandissimi artisti per raggiungere lo spettatore e sedurne l’attenzione. Molte maschere hanno però una storia, una tradizione che affonda nella metà del ‘700 del nostro teatro, le conosciamo e questo crea un credito d’affezione nel pubblico, diverso è porsi davanti all’ignoto, ad oggetti che escono dall’uso quotidiano per diventare volti silenziosi. Per raccontare, creare poesia, costruendo una realtà inedita, è necessaria una genialità. È necessario essere “I Mummenschanz”, capaci di fare musica del silenzio, farne note uscendo dal paradigma del valore di pausa a cui siamo abituati.

La Filarmonica Romana non sbaglia un colpo. “Mummenschanz 50 Years” ha meravigliato il suo pubblico con uno spettacolo d’eccellenza, per festeggiare i 50 anni di successi di una delle compagnie più famose e
uniche al mondo.

I Mummenschanz, soprannominati “Les musiciens du silence”, sono tornati ospiti della stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, al Teatro Olimpico, dal 31 gennaio al 5 febbraio, guidati dalla sua fondatrice Floriana Frassetto per festeggiare mezzo secolo di gloriosa carriera artistica, aprendo la loro nuova tournée italiana che proseguirà nelle città di Verona, Pordenone, Milano, Salerno e Como.

Nelle date al Teatro Olimpico il pubblico è stato catapultato in un viaggio fantastico e poetico, che si potrà sperimentare nelle diverse tappe del tour. Con i Mummenschanz la trasformazione diventa una forma d’arte nella quale il silenzio è un grande protagonista, l’ordinario diventa straordinario, gli oggetti della quotidianità si animano di prospettive inaspettate, infondendo loro nuova vita. Abbiamo visto un racconto giocoso, interattivo, poetico, scandito da piccoli sketch, rivolto a tutti, grandi e piccoli, e dove il divertimento, la dolcezza, la poesia e soprattutto la fantasia sono i veri protagonisti.

In questo spettacolo, il pubblico ha potuto godersi gli sketch più celebri e amati, personaggi leggendari come le maschere d’argilla o i volti realizzati con rotoli di carta igienica. Non sono mancati i fragili giganti d’aria, l’uomo tubo e altri oggetti e forme bizzarre che prendono vita grazie alla fantasia dei cinque attori Tess Burla, Sarah Lerch, David Labanca, Manuel Schunter e la stessa Floriana Frassetto. 50 Years ha portato però in scena anche numeri dalle forme inedite e sorprendenti nonché cocciutissimi personaggi nel tipico stile di Mummenschanz, continuando a proporre nuove opere. Con la stessa tenacia, curiosità e passione del primo giorno.

Dalla sua fondazione a Parigi nel 1972, Mummenschanz sono il simbolo per eccellenza della commedia contemporanea delle maschere, al di là di ogni barriera geografica, linguistica e culturale. Senza parole, musica né scenografia, hanno conquistato il mondo intero con le loro storie esclusivamente visive, avvalendosi solo di maschere, di corpi e di uno sfondo nero, creando una nuova dimensione dell’arte di fare teatro. “Ho il cuore pieno di gioia, orgoglio e gratitudine – racconta Floriana Frassetto -, perché ciò che Bernie Schürch, Andres Bossard e io abbiamo creato cinquant’anni fa continua ancora oggi a stupire e far ridere il pubblico di tutto il mondo. La nostra forma di espressione, un gioco teatrale fatto di maschere, forme e luci, è unica nel suo genere. Sono felice di entusiasmare ancora oggi persone di culture diverse con la nostra arte giocosa e poetica, priva di voce ma ricca di fantasia, risvegliando il bambino o la bambina che è in ognuno di voi”.

Ma qual è la storia di Mummenshanz e dei loro 50 anni di vita? A Parigi, nel 1972, Andres Bossard, Floriana Frassetto e Bernie Schürch fondano i MUMMENSCHANZ. Il loro primo spettacolo si intitola Evolution. Nel 1976 il trio fa un’apparizione come ospite speciale nel Muppet Show e l’anno successivo sbarca a New York mettendo in scena fino al 1980 un totale di 3.300 rappresentazioni al Bijou Theatre. Nel 1981 i tre artisti rappresentano la pièce The new show in tutti e cinque i continenti. Nel 1988 sono in tournée insieme al circo svizzero Circus Knie. Nel 1992 Andres Bossard viene a mancare. Bernie e Floriana decidono di continuare
l’attività, creando Parade. Dieci anni dopo, nel 2002, nasce Next e i due artisti vengono invitati all’esposizione nazionale Expo.02 di Bienne, in Svizzera, dove mettono in scena i loro spettacoli teatrali.

Dopo ben 5.700 rappresentazioni, Bernie Schürch nel 2012 sale per l’ultima volta sul palcoscenico come attore. Nel 2014 Floriana Frassetto allestisce una nuova troupe, creando gli spettacoli Mummenshanz 4
families e you & me (2016). Nel 2022 i Mummenshanz festeggiano il loro cinquantesimo anniversario con una grande tournée in Svizzera e in tutto il mondo, nel 2023 la tournée arriva finalmente in Italia. Tournée italiana Roma, Teatro Olimpico, 31 gennaio – 5 febbraio Verona, Teatro Ristori, 22 febbraio Pordenone, Teatro Verdi, 24, 25 febbraio Milano, Teatro Nazionale, 10-12 marzo Salerno, Teatro Verdi, 16-19 marzo Como, Teatro Sociale, 1-2 aprile.

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