venerdì, 19 Aprile, 2024
Europa

Le proposte al G7. Zelenskyj: truppe russe via a partire da Natale

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ritiene che la Russia potrebbe mostrare la sua concreta volontà di rinunciare all’aggressione, iniziando a ritirare le proprie truppe dal territorio ucraino il giorno di Natale.

“Proponiamo alla Russia di compiere un passo concreto e significativo verso un accordo diplomatico, di cui si parla così spesso a Mosca”, ha detto Zelensky, parlando in collegamento video con i leader del Gruppo dei Sette (G7).

Secondo Zelensky, se la Russia effettuasse il ritiro delle truppe, ciò garantirebbe anche una effettiva cessazione delle ostilità. “La risposta di Mosca mostrerà ciò che vogliono veramente”, ha aggiunto il presidente dell’Ucraina e ha invitato i leader del G7 a sostenere questo appello.

Allo stesso tempo, Zelensky ha affermato che questa sarebbe “un’opportunità per usare la diplomazia ed avvicinare la liberazione” degli ucraini e dei territori ucraini. Ha inoltre proposto di convocare un vertice sulla formula di pace globale per decidere come dare concreta attuazione al piano di pace che si compone di 10 punti e prevede, tra l’altro, il ritiro delle truppe russe e il ritorno al controllo dell’Ucraina di tutti i territori annessi dalla Russia.

Rivolgendosi ai partecipanti al vertice online del G7, il presidente Zelensky ha aggiunto: “Sfortunatamente, la Russia ha ancora il vantaggio in artiglieria e missili”. Per questo motivo ha chiesto artiglieria aggiuntiva, carri armati moderni ed equipaggiamento, oltre che caccia e missili a lungo raggio. I Paesi del G7 hanno promesso che continueranno ad aiutare l’Ucraina, principalmente con sistemi di difesa aerea per proteggersi dagli attacchi missilistici russi.

Nel documento finale, i leader del G7 hanno affermato che avrebbero cercato di garantire che il presidente russo venga ritenuto responsabile dell’invasione dell’Ucraina e che la Russia paghi per i danni causati dalla guerra, anche se non è però precisato nel comunicato quali passi concreti intendano compiere per raggiungere questo obiettivo. Di sicuro, i leader delle nazioni più ricche del mondo hanno promesso il loro incrollabile sostegno all’Ucraina, concordando anche sulla necessità di realizzare una nuova piattaforma di coordinamento dei donatori il mese prossimo per incanalare finanziamenti a breve e lungo termine all’Ucraina.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che attualmente è a capo del Gruppo delle 7 nazioni, ha affermato che il piano mira ad aiutare l’Ucraina si per assicurarne la capacità finanziaria immediata sia per sostenere gli sforzi di ricostruzione negli anni a venire dalla devastazione diffusa causata dall’invasione russa.

“L’obiettivo è ora quello di costruire rapidamente questa piattaforma con la partecipazione dell’Ucraina, delle istituzioni finanziarie internazionali e di altri partner”, ha dichiarato Scholz in una conferenza stampa dopo l’incontro. “La ricostruzione dell’Ucraina sarà un compito umano che è forse paragonabile al Piano Marshall”, con un esplicito riferimento al progetto finanziato che gli Stati Uniti misero in atto per aiutare la ripresa economica dell’Europa occidentale dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale.

Il leader ucraino ha anche chiesto ai donatori occidentali di inviare gas all’Ucraina, che ha subito gravi carenze di energia a seguito di un’ondata di attacchi russi alla rete energetica del paese, lasciando molti ucraini all’oscuro e al freddo.

Il presidente Zelensky, nel corso del suo intervento, ha voluto anche ringraziare ciascun leader per il sostegno assicurato all’Ucraina, ringraziando anche la Premier Meloni – al suo primo G7- ed il popolo italiano. “È solo grazie al vostro sostegno – ha detto Zelensky – che esiste il mio paese e il popolo ucraino”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è presentata martedì alla Camera per delle comunicazioni prima del Consiglio europeo di quest’oggi. “Il conflitto in Ucraina – ha detto la Premier Meloni – ci riguarda tutti, per questo, con convinzione e viso aperto continueremo a sostenere il cammino europeo dell’Ucraina e a sostenere ogni sforzo democratico per arrivare a un negoziato tra le parti. Il governo ribadisce il suo pieno appoggio a Kiev, perché in gioco non vi è solo il rispetto del diritto internazionale, ma anche la sicurezza e la pace dell’intera Europa”.

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