sabato, 4 Maggio, 2024
Società

Gli italiani chiedono certificazione del “Made in Italy”

Per il 90% degli italiani è necessaria una certificazione che garantisca l’origine dei prodotti agroalimentari “Made in Italy” all’estero. Lo conferma il XII Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura” presentato in diretta streaming con il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli. I dati dell’indagine, realizzata da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi, in collaborazione con ITA0039 -100% Italian Taste Certification by Asacert, confermano l’agricoltura italiana come un settore strategico del sistema Paese che punta alla qualità dei prodotti, alla multifunzionalità e alla difesa del territorio.

“Dal Rapporto è evidente che gli italiani ritengono l’agricoltura uno dei settori chiave per lo sviluppo dell’economia del Paese. Proprio dalla riforma che ho firmato nel maggio 2001, sono nate quelle realtà che oggi rappresentano le nuove forze di rilancio, in termini di eccellenza delle produzioni, di tutela del territorio e della proposta di servizi. Tuttavia, i dati del XII Rapporto evidenziano la tendenza secondo cui per i prodotti agroalimentari made in Italy all’estero è necessaria una certificazione che ne garantisca l’origine (confermato dal 90% degli italiani, +7% rispetto alla scorsa rilevazione)”, ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e promotore della campagna #NoFakeFood contro agropirateria e in difesa dell’Italian taste.

“Su questo tema occorre dunque costruire una competenza anche nel prossimo Governo, rilanciando l’importanza della tutela del comparto agroalimentare italiano dalle contraffazioni. Ciò permetterebbe di recuperare miliardi di euro di possibile export e di aumentare l’occupazione in questo settore in un momento particolare di difficoltà”, ha aggiunto.   “La tutela dell’agroalimentare è stato uno dei temi su cui mi sono maggiormente battuto in questi diciotto mesi in cui ho avuto il privilegio di guidare il Mipaaf.

Le azioni di promozione rappresentano uno degli strumenti più efficaci per lo sviluppo del settore, ancor più se vedono il coinvolgimento della filiera, delle rappresentanze di settore e delle componenti politiche sia nazionali che territoriali. Accompagnare anche le piccole produzioni agroalimentari, che rappresentano un grande valore simbolico per il nostro Paese è una delle missioni di questo Ministero” ha sottolineato il ministro Patuanelli.

“Il consumatore, come ha confermato anche lo studio che è stato presentato oggi, vede nella certificazione un valore aggiunto nel momento dell’acquisto o del consumo del prodotto. Proprio per questo è necessario continuare a lavorare sia nel mercato interno che in quello estero per porre al centro dell’azione politica la difesa dei prodotti certificati, attraverso forme di etichettatura che non creino condizionamento ma informazione, la tutela della dieta mediterranea e opporsi a ogni tentativo di omologazione alimentare, imitazioni, contraffazioni e fake news che non fanno che danneggiare alcune delle più importanti filiere nazionali e tradire la fiducia del consumatore”, ha aggiunto.

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