venerdì, 19 Aprile, 2024
Regioni

Mafia, cultura e astensionismo

Se in Calabria i giovani studiassero seriamente e si laureassero (a Platì, come in altri comuni anche popolosi dell’Aspromonte, i laureati si possono contare sulle dita delle mani!), la mafia non potrebbe contare su manovalanza numerosa e disponibile per piccoli e grandi commerci criminali.

Sei mesi fa, il 7 marzo, le Associazioni antimafia del territorio, i tre Sindaci di Africo, Platì e San Luca (autodefinitisi evocativamente Sud del Sud perché i loro concittadini sono costretti a sopportare ferite e dolori di arretratezza, disoccupazione, povertà educativa e criminalità mafiosa oltre che uno Stato latitante o, spesso, vessatorio) hanno solennemente firmato assieme alla Vicepresidente Regionale con delega alla Scuola un protocollo di intesa per salvaguardare i giovani da queste pericolose tentazioni promuovendo scuola e cultura a partire dagli Istituti esistenti. Dal protocollo è nata l’assegnazione di una Dirigente scolastica titolare a Platì, ma il protocollo non ha impedito che si sguarnisse San Luca di dirigenza titolare (il Sindaco di San Luca si è ripromesso clamorose proteste nel caso in cui non si provvederà al rimpiazzo e non sarà lasciato solo in questa protesta).

Ricordo ancora che “La Discussione” assieme a PolieCo sta riflettendo sulla nostra proposta di dedicare il prossimo Polsi Ambiente 2023 ad una dibattito, anche tecnico-giuridico, su come abbattere o riconvertire in manufatti di valore estetico quelle costruzioni abusive e criminali (e per fortuna non sono troppe) che deturpano le nostre montagne (pubblicato sul numero del 23 luglio u.s. in La Discussione).

E ci si può meravigliare ora, dopo questi allarmi e pronunciamenti, che la gente di queste comunità “Sud del Sud” abbia disertato in massa le urne? A San Luca ha votato il 21 per cento degli elettori, poco più a Platì ed Africo, consegnando questi paesi al fondo della graduatoria della affluenza alle urne. Ma se uno di noi abitasse nel deserto delle Istituzioni, dove il potere è prepotenza, dove lo Stato è conosciuto per le bollette e le tasse, dove la giustizia consiste in sommari rastrellamenti di cattivi e, più spesso, buoni, dove la scuola è parcheggio, dove la speranza è il nero del crimine… ma andremmo volentieri a votare? Ci sentiremmo rappresentati dal voto democratico?

Il 29 settembre scorso il Governatore Occhiuto, assente ma molto degnamente sostituito dalla vicepresidente Giusi Princi, il Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio, Prof. Giuseppe Zimbalatti, vari docenti e ricercatori delle università calabresi con i sindaci di Africo e San Luca e il mondo delle associazioni sono giunti a Platì per un sopralluogo dentro i cunicoli bunker famosi e famigerati per avviare il progetto di trasformazione di questo grumo di male e cattiva fama in Galleria d’Arte.

Tra la gente, si avverte qualche mugugno e qualche occhiataccia… ma, anche lì, minoritaria. I borghi di queste splendide contrade vogliono essere conosciuti per lo splendore dei paesaggi e per la generosa semplice secolare ospitalità e fugare le tristi ombre della cronaca nera e della cocaina.

*Piero Schirripa, Arturo Rocca: associazioni antimafia e ambientalistiche della locride

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