venerdì, 29 Marzo, 2024
Attualità

Con la crisi globale più sbarchi in Europa

La crisi economica e alimentare causate dalla guerra in Ucraina, dai conflitti armati, dalle conseguenze della crisi climatica e dall’avanzata del fondamentalismo islamico, sono alcune delle cause che stanno spingendo migliaia di persone provenienti dall’Africa e dall’Asia a lasciare i loro Paesi per la Europa, con un incremento significativo degli sbarchi nei primi sei mesi dell’anno corrente. Un tale numero di ingressi irregolari in Europa non si vedeva dal 2016, un anno dopo lo scoppio lo scoppio della guerra in Siria. Intanto i Paesi della Unione europea avanzano molto lentamente verso il patto di asilo e migrazione, che cercano da anni di concretizzare per rispondere a momenti critici come questo. La principale porta di accesso alla terraferma è la rotta terrestre dei Balcani occidentali. In Italia, secondo bollettino diramato dal Viminale e datato 11 agosto, dal 1° gennaio sono arrivati in Italia via mare 45.303 migranti. Ed è difficile considerare questi dati come la normalità, soprattutto guardando indietro agli anni precedenti. Nello stesso periodo dello scorso anno erano stati 32.533 gli sbarchi e nel 2020 appena 15.151.

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