giovedì, 25 Aprile, 2024
Sanità

Medici, un lavoro che merita dignità

La dignità del lavoro dei medici è un obiettivo da guardare con attenzione nei prossimi mesi, ancora senza alcuna risposta da parte delle istituzioni.

“Si tratta di una tematica che rappresenta una vera e propria sfida per tutti noi, ha sottolineato Filippo Anelli Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici ed Odontoiatri, FNOMCeO, nel corso del Consiglio Nazionale dei camici bianche di qualche giorno fa, perché oggi la carenza di personale e un non adeguato riconoscimento della attività professionale produce disagio e malessere nella categoria. È quello che accadendo nei pronto soccorso e nell’area dell’emergenza urgenza, ma anche in tanti altri settori lo abbiamo ben rappresentato nella Conferenza sulla Questione Medica, ma le risposte tardano ad arrivare. Anche la sfida del PNRR,  l’impatto sulla organizzazione sia in ospedale che sul territorio inciderà nettamente sul modo di esercitare la Professione, meritano una particolare attenzione.”

Per rendersi conto delle grosse dimensioni del problema, basta considerare, come ha evidenziato la CIMO – Fesmed, che un medico su 5 in ospedale svolge la propria attività  per più di 48 ore a settimana, tanto che sarà richiesto dal medesimo sindacato un intervento ispettivo all’Ispettorato Nazionale del Lavoro per ogni violazione della normativa europea sull’orario di lavoro: “Tra i colleghi sono segnalati, precisa Guido Quici, presidente CIMO,  livelli di stress lavoro correlato e burnout inaccettabili, a rischio per la sicurezza delle cure”.

Franco Mastroianni, Presidente  Fadoi Puglia rincara la dose, “una problematica nota, che deve essere affrontata in modo serio e costruttivo. In un recente articolo del New England Journal of Medicine, si affrontano le tante cause che sono alla base del burn.out: sostegno inadeguato, enormi carichi di lavoro e oneri amministrativi, cronica carenza di investimenti nelle strutture sanitarie.Si tratta di un disturbo che non è solo un problema di ore ma anche di qualità del lavoro: Impegno amministrativo anche notturno, procedure elettroniche, di registrazione, compilazione e certificazione.

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sottolinea che il COVID-19 ha messo in luce i costi derivanti dalle carenze sistematiche di misure di salvaguardia della salute, sicurezza e benessere del personale sanitario.

L’assenza per malattia e l’esaurimento hanno esacerbato la carenza preesistente di operatori sanitari e hanno minato le capacità dei sistemi sanitari di rispondere all’aumento della domanda di cure e di prevenzione durante la crisi”, ha aggiunto. “Questa guida fornisce raccomandazioni su come imparare da questa esperienza e proteggere meglio i nostri operatori sanitari.

L’OIL e l’OMS raccomandano l’elaborazione e l’attuazione di programmi a livello nazionale e locale per la gestione sostenibile della salute e sicurezza del personale sanitario . Tali programmi dovrebbero abbracciare tutti i rischi professionali — rischi di infezioni, ergonomici, fisici, chimici e psicosociali.

“Dei meccanismi efficaci dovrebbero essere messi in campo per assicurare una collaborazione continua tra i datori di lavoro, i dirigenti e gli operatori sanitari, con l’obiettivo di proteggere la salute e la sicurezza sul lavoro, ha detto, tra l’altro, Alette van Leur, direttrice del Dipartimento delle politiche settoriali dell’OIL. “Gli operatori sanitari, come tutti gli altri lavoratori, dovrebbero godere del diritto ad un lavoro dignitoso, ad ambienti di lavoro sicuri e salubri e alla protezione sociale in materia di assistenza sanitaria, congedo per malattia, malattie professionali e infortuni sul lavoro”.

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