venerdì, 26 Aprile, 2024
Il Cittadino

L’Opera dei Pupi – parte II

Poca fatica questa settimana per “Il cittadino”, come già era accaduto il 7 febbraio 2021.

È bastato anche questa volta trascrivere il testo del seguito di una rappresentazione per beneficenza dell’Opera dei Pupi, alla quale ho, non tanto occasionalmente, assistito.

CARLO MAGNO, entrando in scena alquanto irritato: «Rolando, Rolando, spiegatemi che succede. Sempre voi! La volta scorsa avete lasciato il comando. Ma questa volta mi dicono che addirittura disertate!»

ROLANDO: «Sire, il Drago che avete messo a guardia del pollaio sputa fuoco e io non ci capisco più niente! Metà dei miei giannizzeri mi hanno voltato le spalle! Pensate, addirittura per seguire Mago Malagigi che un anno fa non sapeva neppure parlare»

ANGELICA, irrompendo come d’uso nel dialogo: «Sire mò nun v’inventante gnente! Mettete a cuccia er Drago, famo quer Torneo che v’avevo chiesto l’antr’anno, pe’ vede’ chi deve da comannà. E l’antri zitti e mosca».

ROLANDO: «Ma che andate dicendo, Angelica. Ma chi ve l’ha detto che io non voglio più il Drago. Non ho disertato; ho solo fatto una ritirata strategica. Fumo negli occhi per i miei stolti vassalli. Ma non avete idea della fatica che faccio con l’Elevato che parla per metafore e ci comanda a bacchetta… Chi lo capisce è bravo!»

CARLO MAGNO: «Smettetela stolti che siete, Vi sembra questo il momento di prendervi a beccate come due polletti, col malvagio Agramante che ha già mosso le sue armate?»

AGRAMANTE: «Cosa tu dice Sire dei pavidi! Io non ho mossoski mie cosacchi. Solo esercitazione speciale. Ma vi lascio al freddo per vostro ardire, E Dragoski non scalda piu»

CIRCASSO SACRIPANTE si affaccia sulla scena con lo stesso ottimismo della prima parte: «Ricordatevi che dovete morire»; e scompare.

NAMO DI BAVIERA: «Io direi che occorre essere razionali. Mi sembra chiaro che dobbiamo convocare un concilio e parlare, parlare, parlare. Non importa su cosa. L’importante è dialogare».

MAGO MALAGIGI, in chiara preda a una “congiuntivite”: «Ma possibile che l’unico che abbia conservato un po’ di cervello sia io? Non credo riteniate che io possa ancora fidarmi di quell’essere senza spina dorsale di Agramante, né che segua ancora l’Elevato!»

MANDRICARDO: «Ben detto Mago Malagigi; complimenti per i congiuntivi. Ma io, il cavaliere più longevo, ho trovato la soluzione, alla faccia di tutti i generali che siedono al centro, ma senza esercito ed in un luogo dove ognuno decide e nessuno comanda. Ho maritato il mio scudo crociato a due foglioline… e Laudato sì, mio Signore. Il resto vien da solo»

MELISSA: «Però Mandricardo non parlare più di Creato. Le due foglioline sono laiche e parlano di ambiente. Ricordati che ho una storia diversa…»

ANGELICA: «A Melissa, nun rompe che Madricardo è uno gajardo…»

CARLO MAGNO, alquanto irritato: «Insomma! Basta! Smettetela tanto il Drago non lo faccio andar via. Anzi dò fiato al corno Olifante e vi faccio bruciare a tutti con le sue fiamme. Ma vi pare possibile? con Agramante che ci minaccia…».

AGRAMANTE: «Non preoccupare Carletto. Tanto credoski vi cucinate da soli»

NAMO DI BAVIERA, rivolto a Carlo Magno dopo aver scambiato parole incomprensibili con tutti i personaggi: «Sire abbiamo parlato e dialogato sempre. Non ho capito di cosa. È chiaro soltanto che nulla è possibile: date pure fiato al corno Olifante»

Carlo Magno suona il corno e subito ricompare il drago fiammeggiante, mentre tutti i pupi svaniscono come per incanto, come era successo nella prima parte (che vi invito a rileggere, che è meglio).

Sipario. Applausi.

………….

Davano cortesemente voce ai Pupi di questa Seconda Parte dell’Opera:

CARLO MAGNO: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

ROLANDO: il prof. Giuseppe Conte, ex-Presidente del Consiglio.

ANGELICA: l’on. Giorgia Meloni, segretario di FdI.

AGRAMANTE. il Presidente della Russia, Vladimir Putin

CIRCASSO SACRIPANTE: il ministro della salute, on. Roberto Speranza.

NAMO DI BAVIERA: il segretario del PD, on. Enrico Letta

MAGO MALAGIGI: il ministro degli Esteri, on. Luigi Di Maio.

MANDRICARDO: il Presidente di Verde è Popolare, on. Gianfranco Rotondi.

MELISSA: La Portavoce di Verde è Popolare, on. Paola Balducci

Vi ricordiamo chi dava voce ai personaggi della Prima Parte, scomparsi in questo secondo tempo.

FERRAÙ: il senatore Matteo Salvini, segretario della Lega.

ASTOLFO: l’ex segretario del PD, on. Nicola Zingaretti.

GANO DI MAGONZA: l’ex commissario plenipotenziario Domenico Arcuri.

LA GUERRIERA BRADAMANTE: l’ex ministra dell’agricoltura, sen. Teresa Bellanova.

ANGRICANE: il Presidente della Camera, on. Roberto Fico.

……………

E Matteo Renzi? mi ha chiesto ingenuamente anche questa volta il proto.

Era come sempre il puparo. Ovvio.

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